Justin Quinnell è un fotografo di fama mondiale, leader nella tecnica del pinhole.
La fotografia stenopeica (pinhole, appunto) lavora con apparecchi fotografici elementari. Non ci sono lenti, né otturatori: si utilizza una «scatola» con un piccolo buco in un lato e la superficie sensibile nell’altro. In questo modo la luce che passa attraverso il foro si proietta sulla superficie sensibile, impressionandola.
Il suo lavoro più famoso è sicuramente l’esposizione fotografica più lunga della storia eseguita con una lattina bucata. Quinnel ha posizionato la macchina-lattina nei pressi del ponte di Bristol, ha aperto il foro (permettendo alla luce di entrare) ed è tornato a chiuderlo solo sei mesi dopo. Così facendo ha realizzato delle immagini che, oltre ad essere piuttosto affascinanti dal punto di vista formale, hanno un valore scientifico-educativo perché raccontano il movimento astronomico (le scie sono infatti formate dal movimento del sole).
Un altro lavoro molto interessante è quello che vi presentiamo oggi: si intitola Mouthpiece e questa volta come foro stenopeico ha usato la sua bocca!
Il risultato è sicuramente ironico e surreale! Dei veri capolavori!