La Francia di rugby stupisce con la maglia rossa al 6 Nazioni

In occasione del primo match a Parigi del torneo di rugby edizione 2015 la nazionale francese è scesa in campo contro la Scozia con questa nuova maglia rossa.

La novità è stata annunciata poche ore prima del kick-off del torneo delle 6 Nazioni di rugby e ha lasciato molti tifosi a bocca aperta: contro la Scozia a Parigi la Francia di rugby ha giocato con l'insolita maglia rossa che fino alla Coppa del Mondo RWC 2015 sarà la divisa ufficiale da trasferta.

Insolita, ma non inedita: la divisa rossa era stata già usata in due occasioni. Molto indietro nel tempo: contro l'Australia nel 1958 e poi ancora la Scozia nel 1959 nel 6 Nazioni. Dalle foto di Getty si può notare che la partita tra Francia e Scozia vede in campo entrambe le squadre con una maglia colorata e dall'intensità del grigio si intuisce che una è blu mentre l'altra è rossa con colletto bianco e pantaloncino blu.

Una maglia fortunata visto che era reduce da due vittorie e che per questo motivo era stata scelta da adidas e la FFR (la federugby transalpina) per una nuova edizione nel 2015. La vittoria contro la Scozia all'esordio del 6 Nazioni mantiene fede all'etichetta di portafortuna.

Nuovo colore per la seconda maglia della nazionale francese di rugby

Partiamo dal colore rosso della divisa away della Francia di rugby: viene definito "ardente" dal comunicato stampa di lancio. Il design della maglia è simile a quella home 2015 tranne che per il collo che le strisce adidas sulle spalle che cambiano tonalità ma rimangono di colore rosso. Molto suggestivo il motivo sul pannello dorsale che riprende le piume delle ali del gallo francese presente nello stemma.

La maglia rossa è piaciuta ai tifosi francesi? Da un primo feedback sulla stampa transalpina trapela un pizzico di delusione: il rosso è uno dei tre colori della bandiera nazionale, ma storicamente la seconda maglia è di colore bianco come il colore della prima divisa della Francia di rugby nel 1906 come si vede da questa foto pubblicata dal blog Rugby Pioneers.