La Francia si blinda dopo le stragi della notte scorsa costate la vita a più di 120 persone. Chiusi scuole, musei e università, cancellati eventi come il concerto degli U2, e ripristino dei controlli alle frontiere cui si accompagnano cancellazioni di voli e interruzione del traffico lungo il traforo del Monte Bianco. La Francia ha ristabilito “i controlli alle frontiere”, non “la chiusura” dei confini. E’ l’Eliseo a precisarlo, dopo che il presidente francese Francois Hollande in un primo tempo aveva parlato del blocco delle frontiere. Come ha spiegato l’Eliseo, i cittadini europei potranno continuare a circolare in Francia se provengono da Paesi dello spazio Schengen, ma saranno sottoposti a controlli. Anche 8 morti tra i terroristi: 6 si sono fatti esplodere e due sono stati uccisi. La situazione è ancora critica, è caos sociale. Testimonianze choc. E’ un atto di guerra?
La polizia e i soccorsi davanti all’entrata del ristorante Le Petit Cambodge, Parigi, 13 novembre 2015. (KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
Almeno 120 persone sono state uccise a Parigi in una serie di attacchi terroristici in diversi punti della città tra il X e dell’XI arrondissement. L’attentato più grave è stato compiuto al Bataclan, un locale storico dove si stava tenendo un concerto di una band californiana: qui alcuni uomini hanno preso in ostaggio un centinaio di persone per circa due ore, uccidendone diverse decine (circa 80, dice la stampa francese). Negli stessi minuti degli altri attentati nel centro città, ci sono stati due attacchi suicidi vicino allo Stade de France, dove si stava giocando la partita amichevole di calcio tra le nazionali di Francia e Germania. Allo stadio era presente anche il presidente francese François Hollande, che è stato fatto allontanare immediatamente. Hollande ha poi tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato l’introduzione di controlli più rigidi alle frontiere.
L’antiterrorismo francese sta indagando sugli attentati. Secondo quanto riporta Le Figaro quasi 6.000 agenti del celebre commissariato centrale al 36 del Quai des Orfrevres sono al lavoro per raccogliere testimonianze di circa 2.200 persone e per seguire le indagini. A questi si aggiungono 800 agenti in uniforme suddivisi in 46 pattuglie scesi in strada oltre al normale schieramento delle “volanti” di Parigi. Forte anche l’impegno della stradale sulle autostrade principali, A6 e A4 che circondano Parigi. A questi si aggiungono gli ulteriori 1.500 soldati schierati in tutta la regione dell’Ille de France, che portano a 7.000 il totale dei militari impiegati nel piano “Sentinelle”, attivato dopo gli attentati di Parigi (Charlie Hebdo e HyperCacher) dei primi di gennaio, che vigilano su 61 valifi di frontiera, inclusi i 15 aeroporti più grandi. E’ stato anche attivato il piano di emergenza sanitaria: 36 ospedali sono impegnati per assistere i 215 feriti. Anche 450 uomini dei vigili del fuoco di Parigi sono impegnati, aiutati da altri 280 giunti dall’hinterland.
Il comune ha reso noto che oggi non solo le scuole e le università, ma anche i musei, le biblioteche, le palestre, le piscine ed i supermercati resteranno chiusi. Sono stati anche cancellati tutti gli eventi nei singoli arrondissement tranne i matrimoni. Air France ha confermato i voli da e per la Francia. La compagnia di bandiera francese ha avvertito che i collegamenti aerei potrebbero subire ritardi a causa dei controlli negli aeroporti. American Airlines ha deciso di rinviare i voli per Parigi, mentre United Airlines continuerà ad operare come previsto. “Attualmente l’aeroporto Charles de Gaulle è aperto tuttavia abbiamo deciso di sospendere le restanti partenze di questa sera fino a quando non avremo ulteriori informazioni”, ha comunicato il portavoce, Joshua Freed. United ha confermato le partenze per Parigi dagli scali di Chicago, Newark e Washington Dc. Chiuso il tunnel del Monte Bianco tra Francia e Italia, mentre il Belgio ha deciso di imporre nuovi controlli al confine con la Francia, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. (AGI)
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