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La Francia, ferita dagli ultimi attentati terroristici, svolta a destra, 7 dicembre 2015

Creato il 07 dicembre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

FRANCIA

La destra nazionalista di Marine Le Pen ha trionfato al primo turno delle elezioni regionali francesi. Il Front National è riuscito ad ottenere un 28% di consensi su scala nazionale con punte che hanno superato il 40% dove erano candidate le due leader

La Francia, ferita dagli ultimi attentati terroristici, svolta a destra. Lo confermano i primi risultati del voto amministrativo. Il Front National è il primo partito ed è in testa in 6 regioni su 12

Il risultato di ieri, se confermato dalle urne, è giudicato storico: mai un partito di estrema destra come il Front ha governato in Francia, non si dice all’Eliseo, ma neanche in una regione o in una città.

La Francia, ferita dagli ultimi attentati terroristici, svolta a destra, 7 dicembre 2015
La Francia, ferita dagli ultimi attentati terroristici, svolta a destra, 7 dicembre 2015

Giorgio Dell’Arti:

Il Front National è primo in sei regioni su 13, e tra queste ci sono la regione di Calais e la Costa Azzurra, cioè, più precisamente, Nord-Pas de Calais-Piccardia e Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Le regioni francesi un tempo erano 22 e ora sono state ridotte a 13. In quella di Calais, dominata da Marine Le Pen con più del 41%, stazionano migliaia di migranti che tentano di raggiungere Londra. In quella provenzale, o alpina, gli elettori sono sedotti da una ragazzina di 26 anni che si chiama Marion Le Pen, ed è nipote di Marine (figlia di una sorella). Anche Marion viaggia, nei sondaggi e negli exit poll, oltre il 41%. Altro punto forte del Fn è l’Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorraine dove è in testa col 35% Florian Philippot, numero due del Front. È molto dubbio che i ballottaggi di domenica prossima possano rovesciare questi risultati. Una vaga chance consisteva in un’alleanza tra la destra perbene di Sarkozy e la sinistra di Hollande, alleanza stretta col solo scopo di battere i destri permale della famiglia Le Pen. Ma non se ne farà niente, perché Sarkozy già ieri sera ha detto che non si mescolerà con nessuno e andrà alla finale da solo.

Non è difficile capire che il successo lepenista è il risultato di uno spavento: quello che ha preso la Francia e l’Europa dopo i fatti del Bataclan del 13/11.
È quello che ha detto anche Sarkozy. «Il risultato delle regionali dimostra che i francesi sono esasperati, che la Francia ha troppo indietreggiato e lo ha fatto soprattutto in questi ultimi quattro anni. E chiedono che non arretri più». È così, ma è ancora poco. Marine Le Pen ha in realtà conquistato l’elettorato francese cambiando la natura del Front – un tempo colonialista e antisemita -, una trasformazione che ha trovato il suo culmine nell’espulsione del padre Jean-Marie, avvenuta proprio quest’anno. Vale a dire: il Front, benché tutti i benpensanti inorridiscano, non è più invotabile come prima, la Le Pen è una repubblicana convinta, fautrice del matrimonio gay (nel gruppo dirigente del Fn ci sono degli omosessuali dichiarati), assolutamente repubblicana e statalista come sa esserlo solo certa sinistra. Legge di continuo Gramsci, e il suo programma è stato definito dalla destra perbene perfettamente comunista.


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