Il Parlamento francese ha approvato, ieri, una norma che vieta ai grandi rivenditori online la consegna gratuita dei libri con sconti fino al 5% del prezzo di copertina.
L’interno di un magazzino di Amazon (fngmagazine.com)
Prima del dibattito in Parlamento il ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, ha accusato esplicitamente Amazon, uno tra i colossi mondiali delle vendite online, di “dumping” e la prova, secondo il ministro, “e’ che Amazon non garantisce spese gratuite nei Paesi dove non e’ in vigore il prezzo unico del libro. Quando i grandi rivenditori online saranno in posizione dominante e avranno definitivamente distrutto la rete delle nostre librerie fisiche, c’e’ il rischio che tornino a far pagare le spese di spedizione.”
La norma, infatti, parte da un principio cardine e fondamentale: per dare ossigeno al mondo dell’editoria delle librerie si deve impedire al mercato di speculare sul prezzo dei libri. Nei prodotti in cui è già previsto lo sconto del 5%, come stabilisce la legge dal 1981, non si potrà aggiungere la gratuità della spedizione.
Il ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, è scesa in campo già da qualche mese per la tutela ed il rinnovo di queste piccoli ed indipendenti librerie: infatti, nel mese di giugno scorso sono stati stanziati 10 milioni di euro circa per la riqualificazione e la modernizzazione delle librerie francesi.
La reazione di Amazon, si legge in un comunicato stampa, non si è fatta attendere ed ha definito “discriminatoria” la legge che andrà a tutelare le piccole librerie tradizionali.
In Francia opera una delle reti librarie più capillari del mondo, con 3500 librerie tradizionali di cui circa 800 indipendenti, cioè non appartenenti a editori, distributori o catene. Ora il disegno di legge sarà trasmesso in Senato, con un’approvazione che sembra scontata.
Agostino NicolòView My Other Posts