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LA FUGA DEL SIGNOR MONDE di GEORGES SIMENON

Da Carlo Deffenu
LA FUGA DEL SIGNOR MONDE di GEORGES SIMENON
Norbert Monde ha sempre sognato di sparire, e una mattina d'inverno, mentre l'autista lo porta verso la ditta di import-export fondata da suo nonno, dove lavora da 30 anni, decide di mettere in atto il suo desiderio inconfessabile. Si lascia dietro una moglie, un figlio fantasma, una figlia persa dietro un matrimonio complicato, un lavoro di responsabilità...preleva una grande somma di denaro dalla banca, si fa tagliare i baffi da un barbiere, entra in un negozio di abiti usati per cambiare il suo completo dal taglio impeccabile con un vestito di fattura scadente, e parte verso Marsiglia salendo in uno scompartimento di terza classe di un treno stracarico di gente, disgustato dagli odori e la confusione: "C'era un'infinità di cose da mettere a posto in lui, ma non poteva farlo ancora, doveva prima abituarsi, aspettare che il treno si fermasse, arrivare da qualche parte. Non aveva paura. Non rimpiangeva nulla. Nella maggior parte degli scompartimenti la luce era già spenta. I passeggeri, per dormire, si appoggiavano gli uni agli altri, mescolando odori e aliti."Il viaggio è lungo e l'arrivo a Marsiglia si dirige direttamente verso il porto per guardare le barche, il mare, la gente impegnata a lavorare, gli operai nelle brasserie per consumare un pasto veloce...gente che non si è mai spostata da quel luogo, gente che non ha mai preso un treno per cercare altrove un altro tipo di esistenza. La notte prende una camera in un albergo del centro e qui cerca di dormire. A impedirglielo saranno le voci concitate di un uomo e una donna che bisticciano nella camera adiacente. Incuriosito ascolta lo scambio di battute, e quando l'uomo va via, prende coraggio, esce dalla camera, e bussa alla porta della camera vicina. Questa scelta, dettata dalla curiosità e dalla paura che possa essere successo qualcosa di irreparabile, gli farà incontrare Julie, una giovane donna sofferente per amore. Istintivamente inizia ad aiutarla e senza un perché, il giorno dopo, vanno a mangiare insieme come due vecchi amici; per giorni conducono una vita sospesa in un limbo di decisioni tutte da prendere: Julie cerca lavoro nei vari teatri e night-club della città, e il signor Monde si lascia vivere, spendendo i soldi che ha nascosto in un pacchetto. La routine continua, tra confessioni, progetti e pranzi sontuosi, finché il pacchetto con i soldi, nascosto sopra l'armadio, sparisce dalla camera. Al signor Monde restano solo i contanti che ha in tasca, e così, dopo lo shock iniziale, partono per Nizza. Qui, dopo qualche giro per prendere confidenza con la città, trovano lavoro in un locale notturno: Julie come ballerina e Norbert, con il nome fittizio di Clouet, come contabile. Al Monico, per un caso del destino, il signor Monde incontrerà l'ex-moglie, madre dei suoi due figli, che lo aveva abbandonato anni prima. Sarà questo incontro inatteso a segnare il destino dell'uomo. Un destino senza più ombre o fantasmi capaci di oscurare la limpidezza del suo sguardo.
Le storie di Simenon si muovono sempre su un asse semplice, quasi lineare...facilissimo ridurre il tutto a una frase tipo: la storia di uomo che cerca se stesso. Ma non è tutto così semplice come può apparire grazie alla bellezza del suo stile e alla credibilità dei suoi dialoghi. Sono storie cinematografiche - non a caso Jean Renoir, innamorato del testo, pensò a lungo di trarne un film - capaci di farci vedere scene, espressioni, caratteri, luoghi...c'è una pennellata di tristezza malinconia, un tocco lieve che sfiora sempre l'animo inquieto del lettore. Ho amato moltissimo questo romanzo. Tutte le volte che tiro il respiro ogni e mi tuffo nel mondo letterario di Simenon, resto piacevolmente sorpreso della sua prodigiosa duttilità.
Consigliato a chi cerca un motivo per scappare lontano.

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