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La fusione RCS LIBRI-MONDADORI potrebbe mettere a rischio 12.000 posti di lavoro

Creato il 06 marzo 2015 da Ciessedizioni

L'editoriale

RCS-Mediagroup
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12.000 sono i posti di lavoro a rischio se la ventilata fusione “RCS – Mondadori” si dovesse attuare. Lo dichiara la CNA, Confederazione Nazionale Artigianato.

Per la CNA l’unione dei due colossi dell’editoria rischia di mettere in ginocchio oltre 4mila piccoli editori e 12mila occupati del settore.

“Oggi il 90% del mercato è controllato dai grandi gruppi editoriali, il nuovo “gigante” che potrebbe venirsi a creare – dichiara Andrea Nannini, Presidente di CNA Comunicazione – aumenterebbe ulteriormente il processo di concentrazione e monopolio, minando il principio della libera concorrenza e quel patrimonio culturale da sempre rappresentato dai piccoli editori italiani.”

Sono circa 30mila le novità letterarie che ogni anno i piccoli e medi editori immettono sul mercato. Spesso sono autori sconosciuti che non trovano posto nei grandi cataloghi e solo così possono raggiungere e arricchire il mercato editoriale. Ma è anche vero che molti sono gli autori di successo che, almeno agli inizi, hanno mosso i primi passi grazie alla pubblicazione con piccoli editori.

Persino le piccole librerie non dovrebbero essere contente se avvenisse una simile fusione, soprattutto ora che sembra sventato il pericolo di una modifica (com’era previsto in una delle bozze del Ddl Concorrenza) della legge Levi sui tetti massimi agli sconti dei libri.

La vicenda è giunta sul tavolo del Ministro Franceschini che si è subito dichiarato “preoccupato” per una simile evenienza.

Staremo a vedere.


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