Devo ammettere che son tornata a casa con l'amaro in bocca, credevo che in tutti i ristoranti dell'isola avrei trovato i prodotti tipici di São Tomé ed invece no. Avevo una lista di almeno 20 alimenti che avrei voluto provare e sono riuscita a mangiarne meno di 10. La stessa birra nazionale (Rosema) non si trova ovunque e spesso ti vogliono vendere quella portoghese, vai tu a saper perché. Stessa cosa per i menu dei ristoranti, nella maggior parte sembrava di stare a . Ma chi è che va fino a São Tomé per mangiare il bacalhau à Brás?
Premesso questo, voglio parlarvi delle prelibatezze che sono riuscita a mangiare sull'isola. La "prima volta non si scorda mai" è la frase che riassume perfettamente la mia prima esperienza con la FRUTA PÃO FRITA.
Non saprei come descriverla, la consistenza è simile ad una mela disitradata ma non è dolce. Questa caratteristica è ottimale per poterla servire come accompagnamento dei piatti, una sorta di patatine fritte o pane.
CACAOLa mia prima esperienza con il cacao fresco l'ho vissuta durante un tour organizzato dalla Discover São Tomé e Príncipe verso il nord dell'isola. Luís, la nostra guida, dopo aver scoperto che non avevamo mai mangiato il frutto fresco ferma l'auto e ne raccoglie uno per noi, lo apre con vari pugni (vedete la tecnica nel video) e ce lo fa provare.
È dolcissima la parte esterna ed amarostico il cuore, delizioso. Credo si noti dalla mia espressione.
PITANGAIl frutto, originario del Brasile, non è stato facile da trovare, abbiamo dovuto aspettare di arrivare al sud presso la Praia Inhame , per poterlo provare. Assomiglia ad un frutto di bosco ed ha un nocciolo interno come la ciliegia (attenti ai denti, io ho rischiato di far saltare un molare). Sono dolci ma non troppo. Li abbiamo assaggiati a colazione, l'ultimo giorno.
OMLETTE NAZIONALE con foglie di MicocóIo amo le frittatine e quando scopro che ne esiste una tipica locale è la fine. L' Omlette Nazionale è farcita con pomodori, cipolle e foglia di Micocó (pare sia una foglia afrodisica). La prima volta l'ho provata all'Hotel Praia nella capitale, su consiglio di Paulina la responsabile marketing dell'hotel. Scopro poi che generalmente si mangia a colazione, purtroppo l'avevo già conclusa e quindi ne ordino una a bordo piscina per pranzo, con banana fritta naturalmente.
BANANA FRITTALa si trova quasi ovunque perché è il corrispettivo isolano delle nostre patatine fritte. Le più buone le ho mangiare nel ristorante di Praia Inhame, tagliate un po' più grosse si sentiva di più il sapore e la consistenza del frutto. Le si possono preparare anche a casa è facilissimo, basta tagliare la banana a rondelle, o a fettine, e friggerle in olio bollente. Vi avviso che le banane di São Tomé sono meno dolci di quelle che compriamo al supermercato, quindi regolatevi.
SANTOLAOvviamente non è un'esclusività di São Tomé, la trovo anche a Lisbona, ma il sapore è indescrivibile ed anche la semplicità nella preparazione ne esalta il gusto. Ideale per festeggiare la nostra ultima notte a São Tomé.
Qui di seguito vi elenco tutto ciò che avremmo voluto provare, ma non ci siamo riusciti, ma che vi consiglio di cercare se doveste organizzare un viaggio a São Tomé:
Açucarina, pão de banana, pa-pala de matabala, azeda frita, safú, sape-sape, sonho de bonana e calulu de frango o peixe. Da bere oltre alla birra nazionale, la Rosema, vi consiglio il tipico Vinho de Palma, un vino o per meglio dire un succo, prodotto prendendo la resina che cola dalle palme. Vi consiglio di berlo la mattina quando non è ancora fermentato, la sera si scurisce ed è super alcolico. Bevete con moderazione.
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