La gatta delle foglie rosse

Stanotte ho fatto uno strano sogno.
Ero in un parco, e poco distante da me una ragazza sedeva su una panchina.
Aveva i capelli neri raccolti in una coda, legata con un fiocco elegante, rosa.
Io non vedevo il suo volto, mi dava le spalle.
Mentre lei era intenta nella lettura, io mi distraggo un attimo, e quando torno a guardare verso di lei, non la vedo più.
Al suo posto, una gatta, con quello stesso fiocco rosa, sulla coda bianca e folta.
La gatta scende leggera dalla panchina, si dirige verso un manto di foglie rosse, e, giunta lì, si sdraia, si rotola, sembra felice.
Sembra quasi che sorrida.
Mi avvicino, pur tenendomi a distanza, e lei viene intorno a me, fa le fusa. La prendo in braccio, la accarezzo, sento il suo tepore in quella giornata fresca. Apro la mia giacca, la proteggo dal vento che si alza, andiamo via insieme.
Uscito dal cancello del parco, la giacca rimane vuota: la gatta scompare improvvisamente.
Mi volto, vedo di nuovo la ragazza sulla panchina. La chiamo, da lontano. Lei non risponde.
Quella è l’ultima immagine.

… strano sogno, sì, perché poi a me a me piacciono i cani!
Però, tenere quella gattona nella giacca era piacevole.