Davvero farsesco è che, essendo l’enciclopedia creata da volenterosi utenti della rete, quello che gli studenti hanno letto sul libricino ufficiale del Ministero è il parto multiplo e continuato di semplici utenti. Una sorta di minestrone cui si aggiunge sempre qualcosa di arbitrario […]. L’enciclopedia fai-da-te del gruppo “Wiki” non è nemmeno una vera enciclopedia. Gli studenti che la usano lo sanno bene, e hanno imparato a stare attenti almeno agli errori di sintassi e grammatica che vi sono contenuti. Gli “esperti” o chi per loro, invece, pagati per redigere il libricino commemorativo donato dal Ministero dell’Istruzione e che saranno stati comunque ben retribuiti, l’hanno presa per la Treccani e per di più non si sono presi nemmeno la briga di mascherare i loro scopiazzamenti o di correggere la punteggiatura (L’Unità).
Brava Gelmini.
Con il “taglia” aveva già dimostrato di cavarsela bene.
Ora emerge anche la sua abilità col “copia-incolla”.