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La genuflessione

Creato il 24 settembre 2010 da Speradisole

Hanno silurato Alessandro Profumo, un eccellente banchiere, perché avrebbe consentito l’ingresso dei libici come azionisti, nella più grande banca italiana: Unicredit, forte anche in Europa.

Adesso i giornali dicono che il siluramento di Profumo è stato un gesto d’orgoglio di un potere politico e finanziario che si rifiuta di assecondare le mire espansionistiche di Gheddafi.

Questi signori, diventati orgogliosamente italiani, si dimenticano che alla cena di Gheddafi in Italia erano in 800. Erano presenti tutti gli economisti ed i finanzieri più importanti di questo paese.

Tutti in fila per rendere omaggio al Colonnello munifico e agli agognati assegni libici. Compresi i legaioli, annusatori di territorio, che adesso mirano ai vertici della banca.

A genuflettersi erano in molti. A cominciare dal cavaliere. L’artefice primo di quella “diplomazia degli affari” che ha portato l’Italia berlusconiana a sdoganare alcuni tra i peggiori dittatori del mondo.

Profumo, in uno sfogo spontaneo, ai giornali ha manifestato lo sconforto di come  ci si sente male, quando attorno a sé viene meno la solidarietà e la comprensione dei collaboratori.

Ha detto, che la banche trattano i loro manager come “cani da riporto”, ma anche noi siano per le banche, dei cani da riporto. Portiamo i nostri soldi a loro, nella speranza che  crescano un po’.

Intendiamoci, questo signore non è che vada a finire sotto i ponti, pare addirittura che stia trattando una liquidazione che va dai 40 ai 50 milioni di euro (una roba che non si riesce neppure ad immaginare), quindi sta benissimo lo stesso, ma noi in fondo solidarizziamo,  con chi viene cacciato, perché siamo generosi con chi cade.

Possiamo dire:  oggi a me domani a te, con un po’ di ironia, ma non ci illudiamo che questi cambiamenti siano fondamentali per la società. Non ci illudiamo neppure che risolvano i problemi urgenti e acuti dei poveri, dei precari, degli indigenti, della scuola, della ricerca, del lavoro e neppure del mondo industriale.



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