Avevamo già parlato tempo fa dell'uso della VR nel trattamento della dipendenza da alcol, o delle fobie. Ma, naturalmente, gli esperimenti non si fermano lì. Già, perché la realtà virtuale può essere usata anche per la prevenzione, come stanno cercando di dimostrare dei ricercatori della Georgia University. Vivere un'esperienza, non ci stupisce, sembra essere un'esperienza molto più forte rispetto alla classica pubblicità progresso o al volantino che troviamo dal medico.
A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che ha parlato con Grace Ahn, assistente professore in pubblicità che guida la ricerca VR della Georgia University. Ecco cos'ha dichiarato la Ahn: "Abbiamo scoperto che la realtà virtuale è molto più efficace dei volantini o dei video quando si tratta di inviare un messaggio e attivare un cambio di comportamento. Il cervello percepisce ed elabora uno scenario in realtà virtuale come se fosse un'esperienza reale; guardare un video, di contro, crea una certa distanza cognitiva tra lo spettatore e l'argomento."
L'approccio è simile a quello di altre applicazioni "terapeutiche" di cui avevamo già parlato. L'idea è che una situazione simulata possa portare l'utente a riflettere meglio sulle sue azioni, soprattutto per quanto riguarda le abitudini che portano a effetti a lungo termine. Continua la Ahn: "I ricercatori della realtà virtuale hanno dimostrato che, permettendo alle persone di sperimentare il futuro, oggi, saranno più inclini a cambiare i comportamenti nell'immediato. Questo rende la realtà virtuale una buona scelta per la medicina preventiva. C'è un gap temporale così grande tra quello che fai adesso e quello che succederà alla tua salute più avanti."


Uno degli esempi mostrati vedeva il proprio avatar assumere cibi e bevande caloriche; poi, veniva accelerato il tempo, fino ad arrivare a due anni dopo, con il proprio avatar visibilmente ingrassato. Un duro riscontro con la realtà che potrebbe motivare le persone a rivedere le loro condotte alimentari.
Unico neo della tecnologia? È che al momento costa troppo. Per animare una scena da cinque/dieci minuti ci vogliono circa 150,000 dollari. Allo stesso tempo, l'equipaggiamento è decisamente molto meno esoso, dal momento che si può usare un qualsiasi smartphone e il visore Google Cardboard.
E voi, cosa ne pensate? Qualcosa del genere può davvero funzionare o è un volo troppo ambizioso della fantasia?
Fonte: VRFocus
