In ambito di gestione aziendale le sfere andamentali della componente economica e di quella finanziaria si devono muovere di pari passi analizzando le situazioni che portano a degli scostamenti tra i due risultati e andando a descriverne le cause, gli effetti e quali interventi correttivi andare ad apportare al processo.
Uno strumento molto rilevante sotto questo profilo è sicuramente il rendiconto finanziario, che tra l’altro rappresenta in un dato momento il livello di carburante (liquidità) presente in azienda.
Il flusso di cassa è un driver che non va trascurato nelle strategie; infatti troppo spesso i manager privilegiano l’aspetto meramente economico di una vendita senza poi fare i conti con quello finanziario e di liquidità.
La storia dell'azienda Pippo
Pensate infatti ad un’azienda che opera su commessa e vi raccontiamo una storia. L’azienda in questione è la società Pippo, che fa consulenza strategica. Il Management è quasi riuscito a vendere un progetto di oltre 3.000.000 di euro di consulenza da svolgere per un importante cliente che ha sedi in tutto il mondo. L’azienda Pippo è una società in forte crescita e sottodimensionata per la mole di attività che deve erogare e spesso recluta correttamente consulenti esterni per far fronte a picchi troppo elevati di lavoro.
La commessa è un progetto di prestigio e che va a ricoprire oltre il 50% del budget annuo; un bel passo avanti. Il management sta gustando il successo, ma il Dott. Arnoldo, direttore finanziario, ha tarpato le ali dell’entusiasmo con una domanda: “come pagherà il cliente? Una simile commessa senza adeguati step di fatturazione anticipata può creare enormi squilibri finanziari” L’esamina del Dott. Arnoldo era sensata e veritiera. Una commessa deve generare si fatturato ma anche un adeguato e costante flusso finanziario. Per un’azienda come la Pippo, sarebbe impossibile poter gestire uscite su una simile commessa senza avere adeguate coperture finanziarie in grado di coprire il fabbisogno di liquidità periodica.
Il management alla fine ha acquisito la commessa, inserendo come clausole uno step di fatturazione anticipata del 30% e una fatturazione mensile sulla base delle attivate consuntivate e completate. Il cliente in questo caso nonostante alcune perplessità aveva accettato queste condizioni privilegiando le competenze tecnico specialistiche di del team Pippo su quella delicata attività strategica da svolgere.
Il suddetto caso insegna pertanto che occorre sempre attuare un attento monitoraggio della liquidità in un determinato orizzonte temporale.
Infatti l’impatto finanziario di una simile commessa si scontra con altre variabili in gioco che possono concorrere alla variazione del cash flow e che andiamo a riepilogare qui sotto:
- autofinanziamento (rappresentato da utili + ricavi non monetari – costi non monetari)
- variazione dell’inventory o magazzino
- variazione del capitale circolante netto
- investimenti
- variazione erogazione mutui o nuovi finanziamenti
Da cosa è rappresentata la situazione liquida di un’azienda?
La situazione liquida da un’azienda è rappresentata fondamentalmente dai seguenti fattori:
1) Quanto ho in cassa
2) Quanto ho in banca
3) Presenza o meno di un passivo bancario di breve periodo (es. apertura di credito, sconto fatture, ecc)
Pertanto la situazione della liquidità dell’azienda è dato da:
Cassa + Banca – Passivo bancario a breve periodo
Qui un esempio
Cassa: 1.000,00
Banca 1: 19.000,00
Banca 2: 21.000,00
Anticipo fatture: - 12.500,00
Saldo liquido: 28.500,00
Per approfondimenti in tema di finanza aziendale vi suggeriamo di leggere l'ebook di Maurizio Nizzola dal titolo "La Pianificazione finanziaria".