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La ghost town di Ninfa

Creato il 09 giugno 2010 da Mcnab75


Il Giardino di Ninfa si trova ai confini fra i territori comunali di Cisterna di Latina, Sermoneta e Norma, appartenendo amministrativamente al primo comune.

Ninfa è una città di cui ormai ci rimangono solo le antiche rovine; fu saccheggiata, rasa al suolo ed abbandonata definitivamente alla fine del XIV sec. Fu costruita nelle vicinanze delle sorgenti che da essa prendono il nome e che scorrono in questo luogo incantato insieme alla presenza di un lago. In questo scenario romantico e pieno d'acqua (segnaliamo anche cascatelle e giochi d'acqua) si rispecchiano le antiche rovine, tra cui spicca l'alta torre medievale e le mura merlate del castello, di cui purtroppo ci rimane solo suo perimetro.

La città ebbe il suo massimo splendore nel 1200, sotto la famiglia dei Caetani (quella di papa Bonifacio VIII) che sfruttarono la posizione di crocevia stradale di Ninfa a causa della chiusura della via consolare Appia invasa dalle paludi.

Si doveva dunque percorrere una strada che passava necessariamente per Ninfa per raggiungere da Roma il sud dell' Italia.

La città nutriva forti rivalità con le limitrofe città (Velletri, Cori, Sezze) e fu incendiata e saccheggiata nel 1380 e 1382 e dopo questi nefasti avvenimenti non si riprese piu'. Il colpo di grazia le fu dato dall'espandersi della malaria; Ninfa diventò così una città completamente deserta e selvaggia, con le rovine dell'antico splendore e con la crescita di rovi che coprivano tali rovine.

Solo nel 1900 Gelasio Caetani si decise a recuperare questo gioiello e fece opere di ristrutturazione e di giardinaggio. Ma il vero e proprio salto di qualità ci fu con Lelia Caetani, inglese di origine, che insieme a suo marito impiantò una vasta gamma di fiori, piante da tutto il mondo ( magnolie, bamboo, ciliegi,meli e rose rampicanti ) ed alberi d'alto fusto (cipressi lecci, pioppi). A seconda del periodo in cui si visita il giardino si assiste ad un gioco cromatico eccezionale. Consigliata la visita in particolare in primavera, nei mesi di aprile e maggio.

 

Appena arrivati si nota un contrasto magico ambiente/monumenti e natura/arte che conferisce al posto un qualcosa di magico. Per l'atmosfera incantata che si respira, per il silenzio e la quiete del posto, si puo' definire una piccola Pompei del medioevo.


La ghost town di Ninfa

(fonte: http://viaggi.ciao.it/)

 

Ninfa, aperta solo in pochi giorni prestabiliti durante l'anno, è famosa per il suo stupendo giardino, ricco di piante provenienti da ogni angolo del mondo, ed oggi gestito dalla fondazione che nacque su iniziativa dell'ultima esponente del casato Caetani.

La bellezza del luogo è incomparabile: le rovine, dominate dall'antico torrione, sono seminascoste da una vegetazione lussureggiante, costellata da fiori di ogni forma e colore. Le sorgenti del fiume Ninfa sgorgano copiose dai piedi della montagna, dando vita a cascate e a giochi d'acqua che incantano il visitatore.

I ruderi di chiese, abitazioni, opifici, ci narrano di una città ricca ed operosa, ma anche esposta ai continui attacchi dei nemici, che decisero ad un certo punto di radere al suolo la città.

C'è, in effetti, un velo di malinconia che colora questo luogo forse unico al mondo, e che risale probabilmente alle lotte intestine della famiglia Caetani, che portarono la città alla sua rovina.

 

(fonte: http://www.atargatis.info/)

La ghost town di Ninfa


 


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