Un po' come quando mi facevano schifo gli animali e poi una sera lui è tornato a casa dal lavoro e avevamo un gatto.
Insomma, non sono una persona di cui potersi fidare. Se ad esempio vi dico che la collezione primaverile di Zara mi fa schifo, poi non è detto che non mi ritrovi per caso un lunedì mattina in Centrale e decida di dar sfogo alle mie frustrazioni.Se poi vi dico che il Vichy ha rotto, non è mica detto che in quello stesso Zara di Stazione Centrale non decida di provare e poi comprare i pantaloni della vita, in un adorabile vichy tenerino bianco e blu.
Mi sarebbe piaciuto postarvi un selfie ma: uno, chi vi scrive al momento è in pigiama e senza nessuna voglia di schiodare il culo dal divano due, il mio specchio da selfie giace ancora abbandonato per gli effetti post trasloco. Vorrei molto avere una Anna che mi spari foto su sfondi bucolici come quella simpatica canaglia del Gianni ma non ho né quella né saprei dove reperire sfondi bucolici. Ergo, ve li descrivo e anzi no, vi posto anche la foto dal sito di Zara ma di un colore diverso perché boh, mi ci sono persa e bianchi e blu mica li ho trovati sai.
TADAAAAAAN!!
Cos'hanno di speciale questi pantaloni tanto da assurgere all'ambito ruolo di pantaloni della vita? Tutto.
Innanzi tutto, il prezzo: 29,90 € e passa la paura.Poi: hanno la vita altina ma non troppo, dettaglio fondamentale per una fan della vita ascellare come me, che però non ha accumulato ancora abbastanza pelo sullo stomaco da sfoggiare culotte de cheval spavalda come Sandy Olsson sulla ruota panoramica.Sono senza tasche, nessuna tasca, e con zip laterale, sul fianco, tutte informazioni che sulla carta mi terrorizzerebbero e invece ragazzi... Non ho mai mai mai avuto un culo più bello di così. Mai, manco con i Perfect Shape di Fornarina. Manco con leggings in microfibra inciucciatissimi che compro da Oysho per far la figa a correre in parco Sempione.In più, fanno le gambe magre. Sarà merito del vichy? Non ne ho idea ma guardate la modella sopra: ecco le mie gambe sono così, e tanto basta per non voler approfondire oltre la questione.Il tessuto è strano, un ovvio poliestere misto viscosa misto derivato del domopack, probabilmente, ma un po' goffrato, un po' rigidino, che a me non piacciono quei pantaloni mollacciosi che dopo due volte che li indossi si slabbrano da tutte le parti. Ecco no, questi fanno un po' effetto armatura, contengono, ma senza comprimere.
Last but not least, come li ho provati in camerino la mia testa era già partita verso lidi francesi lontani nel tempo e nello spazio in cui passeggiavo nei mie pantaloni con queste scarpe.
Le scarpe della penitenza. Croce e delizia dei miei duroni.
Incredibile l'effetto di onnipotenza che ne è scaturito. Sentirsi figa è la sensazione più potente dell'universo. Per i circa venti minuti di tragitto da casa al lavoro ho guardato tutti da dietro le mie lenti da Willy Wonka con ispirata alterigia, bullandomi dell'autorevolezza sprigionata dai miei pantaloni: potevo far finta di essere adulta, una di quelle che ci stanno a proprio agio davvero sui kitten heels, con una carriera e un lavoro very, e un paio di pantaloni in vichy di Zara a dimostrarlo.
Insomma a volte stai depressa per dei mesi, e poi. Poi sbarchi da mamma Zara e ti rendi conto che cinque minuti di gioia non li si può negare proprio a nessuno, neanche a se stessi. E che dev'esserci un disegno dietro tutto ciò se al mondo capitano miracoli come avere un culo bellissimo dentro a dei pantaloni a quadretti. Un disegno imperscrutabile ma dai. Almeno c'è.
P.S. Volevo rendervi partecipi del fatto che nella mia ubriacatura di belle sensazioni ho acquistato anche questa:
A me sembra figa. Quando capirò cosa cazzo farmene ci sarà di che ridere, garantito.