L'unica uscita concessaci per intercessione divina fu di 3 giorni in Sicilia in quarto liceo. Poi stop, anche perché lasciando l'hotel ci portammo dietro una lista di danni lunghissima, due ragazzi scomparsi e poi ritrovati in una stanza non assegnataci in evidenti atteggiamenti amorosi e una ragazza che ha sfiorato il coma etilico. Capite bene che scegliere di portare in gita noi è sempre stato un grosso rischio che nessuno ha mai voluto accollarsi.
La triste e noiosa strada l'ha intrapresa anche Chiara che poverina, di uscite anche solo giornaliere con la sua classe è a quota zero. il motivo sta volta è che sono troppo numerosi e servirebbe più di un docente per tenerli sotto controllo, ergo meglio restare in classe a guardare gli altri che saltano sul pulmino e vanno in visita alla qualunque. Quando si dice avere culo.
Con il Pupo invece pare che la musica sia cambiata, dico pare solo perché non parliamo dello stesso istituto scolastico statale ma di uno paritario dove la melodia è brutto dirlo ma è tutt'altra, e anche le insegnanti viaggiano su un altro binario.
Siamo stati in gita con l'asilo e con tutti i genitori e le maestre. Non è stato bellissimo, di più e ci siamo portati a casa un bagaglio di ricordi che ancora oggi spuntano ogni tanto, con la richiesta del biondo riccio di casa di prendere un pullman qualsiasi per andare da qualche parte.
Destinazione dell'uscita scolastica è stato un posto che conoscevamo già bene, il bosco didattico in cui si celebra la festa delle fate, nella riserva dell'alta murgia.
Lo stesso posto, ma che visitato con i compagni di scuola e altri genitori è stata un avventura diversa.
Condividere con gli amichetti che si incontrano quotidianamente all'asilo un esperienza esterna, io lo trovo bellissimo.
tutti bimbi da 1 a 3 anni, con l'eccezione di qualche fratellino, che si indicavano a vicenda gli animali, che si rincorrevano nel bosco, che si davano la mano per passeggiare scrutando da lontano l'arrivo di un cavallino. Ritrovarsi amichetti sotto il sole e non solo in un aula di scuola credo abbia regalato loro una percezione diversa dei legami che hanno instaurato nella quotidianità ciclica e ripetitiva dell'asilo, e l'inclusione dei genitori, che per un giorno hanno affiancato le maestre, ha chiuso il loro circolo di affetti e fiducia sui cui puntano i piedi per crescere, forti e sicuri.
Non capita mica tutti i giorni di visitare la casa della fate o di abbracciare gli alberi. Di scoprire che profumo hanno le foglie vere di eucalipto o che ci si può fare le carezze con le foglie di quercia roverella, morbide come il velluto.
Succede in gita, con gli amichetti, con o senza genitori, succede che non si smette di imparare solo perché si è fuori scuola, ma anzi quando la scuola abbandona le sue aule e le sue regole ad imparare ci si diverte di più ed è anche più facile.
Voi cosa ne pensate delle gite scolastiche? a favore o contrarie? io mi fido dei miei figli o so che le uscite didattiche finiscono in un cassetto speciale dei ricordi che non è uguale a nessun altro viaggio o uscita con mamma e papà, non importa quanti anni si abbiano se 3 o 17 ma sono quelle esperienze che una volta passate non tornano più, quindi meglio non perdere l'occasione.
Che poi vi confesso accompagnare il pupo in gita è stato pure un modo per vedere come si relaziona con gli altri bambini, che tipo di legame ha instaurato con loro e come, e in che modo, sta percependo il nostro modello di educazione. Finché siamo a casa, lo so lui com'è ma è quando è solo, senza di noi, che vorrei farmi piccola come una formica e spiarlo da vicino. No no tranquilli non sono una mamma stalker ma credo che la mia sia una curiosità comune a molte di noi.
insomma pollice alto per le gite scolastiche e se pensate di farne una in puglia non posso che non consigliarvi il Bosco Didattico Selva Reale.
riferimenti qui: http://www.selvareale.it/