“La giunta di Treviglio si fa se la discarica d’amianto viene respinta: è vicino a casa mia!”

Creato il 04 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Astralis conjunctio! Sì, un miracolo, una fortunatissima quanto rara congiunzione astrale protegge Treviglio! Secondo l’autore del commento qui sotto riportato l’ex cava Vailata non diventerà una discarica d’amianto solo perché chi l’ha progettata proprio in quel luogo impossibile, dove la falda acquifera non permette di interrare rifiuti pericolosi, non sapeva che lì accanto abita un politico trevigliese.
Hai voglia a presentare atti, interrogazioni, mozioni in Regione contro lo stesso centrodestra, che governava nel 2012-13 in Regione e a Treviglio! Altro che dibattiti in consiglio provinciale! Basta il diktat del potente residente e la giunta va nei guai!
Un colpo di fortuna enorme che ha compattato Comune e Comitato. Ma senza questa mega sindrome di Nimby, tra l’altro giustificata quant’altre mai? Non lo sapremo mai! C’è la questione serissima dell’inertizzazione, che a non pochi richiama semplicemente l’incenerimento, anche a 2.500 gradi di temperatura. L’amianto si usava anche perché resiste a temperature altissime.
Sono impianti discussi, ne esistono pochi, ma portare l’amianto in efficienti discariche tedesche o discussi inceneritori francesi non è una soluzione, per quanto praticata, finché non si demoliscono tutti i dubbi. I Cittadini contro l’amianto hanno chiesto per questo un dibattito serio, fra esperti indipendenti, che chiarisca la questione. Riuscirà l’Italia a risolvere almeno questo problema o bisognerà affidarsi ad altri Stati? Segue il commento, serissimo, che conclude con uno dei dati più clamorosi.

Il parlamento europeo ha auspicato “un superamento delle discariche”, ma fino a quando non esisteranno impianti di inertizzazione sicuri, sarà necessario scegliere tra lasciare sui tetti e nelle discariche abusive l’Eternit, o interrarlo a norma. Basti pensare che l’unico impianto di inertizzazione esistente è in francia e, oltre a far costare lo smaltimento tre volte la discarica, produce “inerti” che tali non sono, e vanno interrati in una discarica speciale. Non solo, le emissioni dei camini emanano una certa parte di fibrille d’amianto. Ovvero, come spesso accade, le buone intenzioni lastricano le strade per l’Inferno. Perchè, invece, non chiarire che un politico locale ha la casa sul bordo della discarica e ha condizionato la formazione della giunta comunale sul ritiro del progetto prima approvato dai comuni della Sabb?

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