Scivola la sera, lenta
abbraccia gli ultimi scampoli di giorno e li dilegua in una stretta sottile che
sa di ricordi, sussurri e sguardi nascosti, rubati a un respiro.
C'è una luna tonda e
bianca, qui. È sopra di me, l'ho vista per caso e sono rimasta imbambolata a
guardarla per un istante vicino all'infinito.
Ho spento i pensieri.
Ho acceso un sogno.
Ho rievocato
un'emozione.
Si capiscono
tantissime cose quando fai tacere il resto del mondo e camminare solo il tuo
sentire, il tuo istinto:
le bugie,
le assenze,
le verità,
gli affetti,
i legami,
le andate e i ritorni.
Siamo viaggi,
dopotutto.
Questo penso. Luoghi
da visitare e viaggi da compiere.
Alle volte si sbaglia
treno e destinazione, altre volte il compagno, la carrozza, il giorno. Ma prima
o poi, presto o tardi, si finisce per scegliere bene: il tempo giusto, la
persona o le persone simmetriche a te, il vagone più accogliente. Prima o poi
tutte le cose s'incastrano e trovano il proprio posto.
Ecco perché ogni tanto
non ho così paura di aspettare.
Avrò anch'io la giusta
collocazione di me.
Foto di cumulonymbus
Magazine Talenti
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