27 ottobre 2014 Lascia un commento
E’ un gioco sottile e multiforme che esiste su molti piani interpretativi dove spesso la musica e’ un semplice pretesto per qualcosa di piu’ importante e profondo. Percio’ i destinatari del messaggio colgono segnali laddove altri odono musica e racconto. Gli intrecci politici tra Roma e Venezia si sublimano nella gloria dell’impero antico anche attraverso le storia della famiglia Erizzo ed in sostanza la cantata si presta a diverse chiavi di lettura laddove le complessita’ politiche si risolvono facilmente attraverso il testo di Calza e come s’e’ detto, ben si comprende come trascorrono i secoli ma l’uso politico dell’arte non cambia.
Non ho la competenza per esprimere giudizi tecnici sull’ensemble che ricordiamo alla prima rappresentazione dell’opera che solo grazie ad un cambio di programma, e’ avvenuta a Vignola e non a Roma in un altro contesto, certo e’ che non posso esimermi di complimentarmi con loro anche a fronte di qualche leggera indecisione immagino dovuta all’occasione. Altrettanto bene devo dire di Lia Serafini, Chiara Balasso soprani e Matteo Pigato alto, questi ultimi due, giovanissimi interpreti di una tradizione musicale che si pensa molto lontana dalle nuove generazioni ma che evidentemente non vale cosi’ per tutti.
A inizio serata e’ stato annunciato che l’evento sarebbe stato registrato e reso disponibile anche online.
Quando cio’ avverra’ non manchero’ di segnalarlo per dar modo a tutti di goderne e giudicare il risultato finale.
Per cio’ che mi riguarda non posso che complimentarmi con musicisti ed organizzazione per il lavoro svolto e per il messaggio che in fondo, non tutto e’ perduto per la nostra Cultura.
Sito ufficiale Grandezze & Meraviglie
Saggio di Renato Calza "Il Leone sul Tebro"