La godibile Lo que la vida me robó, con El perdedor di Enrique Iglesias come tema principale

Da Rottasudovest
Non si sentiva l'esigenza della terza versione in trent'anni di Bodas de odio (in Italia Nozze d'odio, prima sulla storica Rete A e poi, con un discutibile doppiaggio, su Rete4), ma Televisa ci tiene ai refritos, per cui, dal 27 ottobre, dopo Bodas de odio (1983) e dopo Amor Real (2003), è arrivata la telenovela Lo que la vida me robó, con la nuova principessina della tv messicana, Angelique Boyer, accompagnata da Sebastián Rulli e Luis Roberto Guzmán. La storia originale, ambientata nel Messico del XIX secolo, racconta della giovane Magdalena Mendoza, appartenente a una famiglia bene, ma in rovina economica, che, innamorata dell'umile soldato José Luis, è costretta a lasciarlo, ingannata, e a sposare il ricco Alejandro Almonte, che, in cambio del matrimonio, paga ai debiti della famiglia. Poco dopo il matrimonio, Magdalena scopre di essere stata ingannata, che José Luis è sempre innamorato di lei e che il marito, in fondo, l'ha comprata, anche se innamoratissimo. I motivi per l'odio ci sono tutti. Solo che, iniziata la vita matrimoniale, Magdalena scopre le virtù di Alejandro, giovane figlio illegittimo di un ricco proprietario terriero, che lo ha riconosciuto e gli ha lasciato i suoi beni solo in punto di morte. Diventato ricco, Alejandro non ha dimenticato le umili origini, le privazioni e le umiliazioni e per questo tratta con rispetto e umanità la sua gente, paladino della giustizia, nel duro mondo rurale messicano. Quando Magdalena capisce di essersi innamorata del marito, arriva José Luis, disposto anche a rapirla, per iniziare una nuova vita con lei. Solo che Magdalena è cambiata, con le complicazioni conseguenti. Bodas de odio aveva affascinato il pubblico con questa storia di amore e odio, arricchita dalla bellezza algida e dal portamento aristocratico di Christian Bach; Amor real aveva innamorato grazie alla dolcezza e alla chimica dei due protagonisti, Adela Noriega e Fernando Colunga (dev'essere uno dei pochi remake che risulta migliore dell'originale, non solo per gli inevitabili vantaggi tecnici, ma anche per la recitazione del cast). Lo que la vida me robó, arrivata a una quindicina di puntate, incuriosisce perché porta la storia ai nostri giorni, con gli inevitabili aggiornamenti del caso (tutti sono dotati di cellulare, per esempio, e questo ha indubbi vantaggi nello svolgimento della storia). Sembra azzeccato anche il cast, sebbene si faccia fatica a credere ad Angelique Boyer, diventata famosa per i suoi ruoli da cattiva, al vederla recitare la 'buona' della situazione; i co-protagonisti, Sebastián Rulli e Luis Roberto Guzmán, nei panni di Alejandro e José Luis, non fanno rimpiangere i predecessori e il cast che li accompagna non solo è stellare, ma anche altamente godibile (Daniela Castro, nei panni della terribile madre della protagonista, è irraggiungibile e si vede che si diverte molto a interpretarla). Importante anche il tema principale della telenovela, affidato a Enrique Iglesias e Marco Antonio Solis, El perdedor; accompagna i momenti principali e non si capisce se potrebbe andare bene per José Luis, la figura più triste e più patetica di tutta la telenovela (non si può non provare simpatia per tutto il dolore della sua vicenda), o per Alejandro, che in queste puntate risulta il perdente, prima che la sua nobiltà faccia breccia nel cuore dell'arrabbiatissima Montserrat (questo il nome della protagonista nella nuova versione). Però è una canzone che rimane in testa; almeno in questo Televisa è rimasta un punto di riferimento: difficilmente le canzoni delle sue telenovelas non sono un successo in Messico e negli Stati Uniti ispanici e difficilmente non sono azzeccate a situazioni e personaggi. Qui testo e traduzione di El perdedor, poi, da youtube, un video, per ascoltarla
El perdedor Qué más quieres de mí / Si el pasado está a prueba de tu amor / Y no tengo el valor / De escapar para siempre del dolor / Demasiado pedir / Que sigamos en esta hipocresía / Cuánto tiempo más podré vivir / En la misma mentira / No, no vayas presumiendo, no / Que me has robado el corazón / Y no me queda nada más / Si, prefiero ser el perdedor / Que te lo ha dado todo / Y no me queda nada más / No me queda más... / Ya no puedo seguir / Resistiendo esa extraña sensación / Que me hiela la piel / Como invierno fuera de estación / Tú mirada y la mía / Ignorándose en una lejanía / Todo pierde sentido / Y es mejor el vacío que el olvido / Yo prefiero dejarte partir / Que ser tu prisionero / Y no vayas por ahí / Diciendo ser la dueña de mis sentimientos / No, no vayas presumiendo, no / Que me has robado el corazón / Y no me queda nada más / Si, prefiero ser el perdedor / Que te lo ha dado todo / Y no me queda nada más / No, no vayas presumiendo, no / Que me has robado el corazón / Y no me queda nada más / Si, prefiero ser un perdedor / Que te lo ha dado todo / Y no le queda nada más / No me queda más... / Qué más quieres de mí / Si el pasado está a prueba de tu amor
Traduzione in italiano Il perdente Cos'altro vuoi da me / se il passato è a prova del tuo amore / e non ho il coraggio / di scappare per sempre dal dolore / è chiedere troppo / che continuiamo con questa ipocrisia / quanto tempo ancora potrò vivere / nella stessa bugia / no, non andare in giro a vantarti, no / che mi hai rubato il cuore / e non mi rimane più niente / Sì, preferisco essere il perdente / che ha dato tutto / e non mi rimane più niente / non mi rimane… / Non posso più continuare / a resistere a questa strana sensazione / che mi gela la pelle / come un inverno fuori stagione / il tuo sguardo e il mio / si ignorano nella lontananza / tutto perde senso / è migliore il vuoto dell'oblio / preferisco lasciarti partire / che essere tuo prigioniero / e non andare in giro / a dire che sei la signora dei miei sentimenti / no, non andare in giro a vantarti, no / che mi hai rubato il cuore / e non mi rimane più niente / Sì, preferisco essere il perdente / che ha dato tutto / e non mi rimane più niente / no, non andare in giro a vantarti, no / che mi hai rubato il cuore / e non mi rimane più niente / Sì, preferisco essere il perdente / che ha dato tutto / e non mi rimane più niente / non mi rimane… / cos'altro vuoi da me / se il passato è a prova del tuo amore

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