La "Grande Nevicata" febbraio 2012 - Montepetra

Da Sunwand

Non è iniziata con larghi fiocchi di neve, con magnifici cristalli di ghiaccio che lentamente si adagiavano biancheggiando e coprendo la città come una torta viene decorata dallo zucchero a velo.
No, niente di tutto questo. È iniziata con i pallini ghiacciati di neve che, da una parte, al contatto con il manto stradale, divenivano poltiglia acquosa e, dall'altra, tinteggiavano vegetazione, bidoni, e oggetti vari. Questo, almeno, a Cesena. Il tutto nel pomeriggio di martedì 31/01/2012. Alla sera, come ogni martedì, alle 19.00, sono entrata in palestra. "Ne facesse 3 metri!!! Ah sì sì!!! Meglio 3 metri così stiamo tutti a casa! Altro che quei pochi cm che fanno solo casini!!!" Tipica frase di quelle donne (che si credono) vissute! Eh, sì: sono proprio curiosa di sapere se la pensano ancora così! :) A metà corso, la dichiarazione dell'istruttore: "Di fuori la neve sta attaccando". Wow! Fantastico! Bella la neve ma ho 20km di E45 per tornarmene a casa...e arrivarci all'E45! 
Esco, macchina coperta di neve, riesco ad entrare (insieme a una buona dose di neve che si è infilata dentro), e slittando ad ogni frenata arrivo all'E45. Strada innevata sì, ma comunque abbastanza libera: sorpassi fattibili, velocità sui 70km/h. Poi l'ingorgo: spartineve davanti e un camion fermo nella corsia di marcia. Dopo un ora, finalmente arrivo a casa: pulisco la macchina ed entro.
E i pensieri vanno al giorno dopo: 5, 10, 15 cm di neve? Il mio pronostico, si è rivelato completamente sballato!

Mercoledì 01/02/2012.
Di solito sono impavida, me ne infischio della neve e a volte anche del ghiaccio: se ho preso un impegno, se devo andare a lezione, se ho delle revisioni, ecc. io non resto a casa! Lo scorso anno pur di andare a lezione, mi sono portata in macchina il badile per sicurezza...e per fortuna che l'avevo portato con me! Di replicare (quando poi tutti se ne erano stati a casa) non mi andava proprio.
Mia mamma, invece, è dovuta andare a lavorare. Scuola materna dell'unico comune della vallata che non ha chiuso le scuole: chiusura decretata a metà mattina. Hanno faticato a convincere i genitori a non portare i bimbi a scuola, genitori che che erano a casa e che si volevano (come al solito) disfare dei propri figli per essere più liberi. Conoscono bene la strada e sapevano perfettamente che imbarcarsi in una tale impresa, inerpicandosi tra quelle colline, era più che pericoloso! La strada per arrivare alla scuola era a dir poco impraticabile. Manù (mia mamma), per arrivare a destinazione, è stata accompagnata da una maestra con suo marito in trattore!
Comunque, no: mercoledì, capito l'andazzo della giornata, da donna più o meno saggia, ho preso la "sofferta" decisione di non partire!
Ma...armandomi di giusti indumenti, sono uscita a spasso per la mia via con la digitale.
Sì, pessime foto! Ho fatto quel che ho potuto per non bagnare la digitale, con l'ombrello in mano e con raffiche di vento che mi sparavano tutta la neve addosso, neanche fossi un bersaglio! Mercoledì è stato il giorno della Bufera di Neve.






Giovedì 02/02/2012.E45 bloccata, confusione totale, "Che nessuno esca di casa. Limitate gli spostamenti!" Ma ovvio!!! Ma chi si muove?!!! Come?!E invece sì, ci siamo mossi!...ma non per strada! Mio babbo con la pala ha aperto il percorso per arrivare alla strada facendo cumuli laterali di neve che ve li raccomando!! E io con il badile, vestita in stile Miss Befana, ho pulito attorno a casa. Abbiamo misurato il quantitativo della neve: 80cm. Può cadere anche 30cm, di meno o di più: bisogna valutare che la neve pesa, pressa, sulla neve sottostante e, pian piano, quella sotto si indurisce, si appiattisce, si compatta ancora di più e (per fortuna) i cm complessivi ci mettono, così, un po' a crescere...



Venerdì 03/02/2012 non sono uscita a pulire fuori casa, né sono andata a spasso a fare foto.
Insieme alla Manù, sono andata a Sarsina (piccolo comune dell' Appenino romagnolo nella vallata del Savio), a qualche km da casa mia. La disorganizzazione più assoluta! Tutti che si lamentavano che nessuno faceva nulla, che nessuno ha preso in mano un badile...E voi che tanto vi lamentate, che fate?! Negozi presi d'assalto, 3/4ora di fila in farmacia, mezzi che cercavano di passare per pulire facendo lo slalon tra i cumuli di neve nati dalle auto nascoste lì sotto, parcheggi sotterranei presi d'assalto, mezzi che hanno pulito peggio che male e i rifornimenti bloccati per strada. Vabbè...
Pomeriggio passato in casa a portarmi avanti coi lavori per l'università + chiacchierate su skype.
Intanto la neve scendeva. Senza smettere. 1,1m di neve.
Il giorno dopo, Sabato 04/02/2012, presa dal mio amore per la neve, dalla voglia di uscire un po', dal desiderio di fare qualche foto, con la speranza di rendermi utile a qualcosa, ho accompagnato mio babbo su per Montepetra, a piedi, per fare qualche controllo alla vecchia casa di mio babbo e al suo capannone per gli attrezzi. All'incrocio tra via Nazionale e quella che parte per salire verso Montepetra alta c'era una specie di gatto delle nevi della provincia di Trento e qualche metro più avanti una jeep con il simbolo della Protezione Civile della provincia autonoma di Trento. Eh, sì, servivano senz'altro i mezzi a loro disposizione per farsi largo lungo le strade impraticabili dell'Appenino!






Dopo esserci svegliati con altri 30cm buoni di neve, Domenica 05/02/2012 sono andata a Messa a piedi per poi passare il pomeriggio in cucina a destreggiarmi tra i fornelli e qualche foto fatta qua e là...tanto per cambiare... Ho smesso di misurare la neve ma, se è vero che il giorno prima il passaggio per arrivare al cancello era completamente libero, domenica c'era fino a messo polpaccio si neve...Eh, sì...questa nevicata me la ricorderò proprio!!!


Lunedì 06/02/2012. Cambiamo argomento? Almeno lunedì non ha nevicato! Non ci volevo credere!!!Comunque non c'è molto da dire in più rispetto agli altri giorni...
Vista dalla mansarda: il cumulo di neve che si vede davanti è quello che si è creato sul tetto. Non è arrivato alla finestra perché sopra c'è un'altra parte di copertura abbastanza sporgente.


Con il riscaldamento, dal momento che il calore tende a salire, il tetto si riscalda e scioglie appena un poco la neve che, divenuta acqua, scivolando dal cornicione e cadendo sulla ringhiera della terrazza, da origine, con la complicità del freddo, a consistenti stalattiti di ghiaccio.


Martedì 07/02/2012 sono ritornata a girovagare per alcune vie e sentieri per rompere la monotonia della forzata reclusione a casa, viste le attività posticipate dell'università.











Il laghetto di Montepetra

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