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La grande scommessa (2015)

Creato il 13 gennaio 2016 da Babol81
Il secondo filmone visto questa settimana è stato La grande scommessa (The Big Short), diretto nel 2015 dal regista Adam McKay e tratto dal libro omonimo di Michael Lewis.
La grande scommessa (2015)
Trama: in diverse zone d'America alcuni investitori captano i segnali di quella che sarebbe diventata la crisi finanziaria più devastante dell'economia mondiale e "scommettono" contro le banche, ree di avere speculato per anni sul mercato immobiliare americano e sui mutui...


La grande scommessa (2015)
Oddio, spero di non aver scritto una castroneria su nella trama. D'altronde, nonostante le lezioni di gente come Margot Robbie, Selena Gomez e lo chef Anthony Bourdain, del gergo tecnico utilizzato in La grande scommessa avrò capito sì e no il 40 %, il resto mi veniva pietosamente spiegato sequenza dopo sequenza dal Bolluomo, seduto accanto a me e molto interessato alla Robb.. ehm... all'argomento trattato. Cosa che, per inciso, mi ha fatto uscire dalla sala ancor più convinta del fatto che il mondo della finanza si basi essenzialmente su Aria Fritta e venga mandato avanti soltanto da chi è più bravo ad inchiappettare i poveri risparmiatori intortandoli con un gergo tecnico atto a celare indicibili mastruzzi al limite della legalità. O, come dice tristemente Ryan Gosling, del fatto che l'economia americana in particolare e quella mondiale in generale si basino sulla stupidità. La stupidità dei piccoli risparmiatori quali potrei essere io ma anche degli squali che si arricchiscono sulle spalle degli altri e non vedono più in là del loro naso. Avete presente il Jordan Belfort di Leonardo Di Caprio e lo sguardo tra l'esilarante e il compiaciuto che gli ha tributato Scorsese? Ecco, dimenticatelo. Adam McKay, col suo stile irriverente e scoppiettante, non celebra le fauci dei lupi di Wall Street ma li sputtana nel modo più spietato possibile, dipingendoceli come un branco di esseri dabbene che masticano le loro prede e le sputano per poi reimpastarle e darle in pasto ad altre bestie come loro, fregandosene delle conseguenze quando va bene oppure ignorandole completamente quando va male. I protagonisti de La grande scommessa decidono di scagliarsi contro questo sistema corrotto, "scoprendone" le magagne (o meglio, i segreti di Pulcinella) a poco a poco, ma non sono dei Cavalieri senza macchia paladini dei risparmiatori, occhio. Guardandosi bene dallo smascherare banchieri, agenzie di rating corrotte e compiacenti oppure broker senza scrupoli, i pochi che sapevano hanno scelto di tenersi le informazioni per sé ed arricchirsi, qualcuno rimandando il momento della vendita delle azioni a causa di devastanti rimorsi di coscienza (come il personaggio di Steve Carell), qualcun altro lottando contro i mulini a vento per andare incontro ai propri clienti inferociti solo per il gusto di dimostrare di avere ragione (come Christian Bale).
La grande scommessa (2015)
Della trama non mi arrischio a dire null'altro, ché non vorrei scrivere delle fregnacce. Quello che ha capito persino una testona come me è che Adam McKay è riuscito a creare una commedia incredibilmente drammatica, la serissima rappresentazione di una farsa andata avanti per anni sotto gli occhi di tutti, coperta dalla pacifica ignoranza della gente comune e dalle consapevoli furberie degli addetti al settore. Il regista utilizza toni vivaci, aiutato da una sceneggiatura e dei dialoghi scoppiettanti, per descrivere quella che, in sostanza, è stata una tragedia di portata mondiale che ha lasciato senza soldi e senza lavoro milioni di americani e stroncato l'economia di Paesi deboli come la Spagna e la Grecia (l'Italia si è salvata per il rotto della cuffia come nazione ma per quel che riguarda le persone stendiamo un velo pietoso...); il film che nasce da questa scelta di stile è una pellicola frammentata, dove l'andamento della narrazione viene spesso interrotto da spezzoni di notiziari, gossip, video, filmini amatoriali, citazioni, scritte in sovrimpressione, tutto quanto serva a contestualizzare gli eventi e sottolineare la beata incoscienza di un popolo che stava per assistere al crollo di tutte le sue certezze eppure continuava a fare la stessa, ignorantissima vita di sempre. La grande scommessa è diviso idealmente in tre capitoli e ad ogni capitolo corrisponde un passo in più verso la "fine del mondo" raccontata in prima persona dal bieco Jared Vennett di Ryan Gosling, voce narrante che spesso rompe il muro della quarta parete rivolgendosi direttamente al pubblico, prendendolo in giro, istruendolo (durante le già citate e geniali lezioni di "economia for dummies") e rendendolo, di fatto, complice del gioco condotto dal personaggio ai danni degli altri protagonisti. Questi ultimi, nonostante vengano caratterizzati con pochissimi tratti ed alcune sequenze piazzate ad hoc, sono talmente ben scritti che riescono a bucare lo schermo nonostante le poche informazioni che abbiamo su di loro, il resto lo fanno gli attori della madonna che compongono il cast. Citare Gosling, Bale e Carell sarebbe inutile, parliamo ormai di tre mostri sacri capaci di scaldare il cuore ad ogni cinefilo e di far risaltare col loro carisma anche l'ultima delle comparse, permettetemi quindi di cambiare un po' e di magnificare le lodi di due sorprese come Jeremy Strong e l'ormai adoratissimo Finn Wittrock: il primo è un meraviglioso contraltare del personaggio di Carell ed incarna la parte "pasionaria" di chi vorrebbe cambiare il sistema da dentro e diffida giustamente di tutti, persino di un superiore che è quasi un padre, mentre il secondo ormai può veramente interpretare qualunque personaggio ed è bellissimo vederlo per una volta nei panni del ragazzino colmo di entusiasmo invece che in quelli del serial killer o di qualsivoglia antagonista. Insomma, si è capito che La grande scommessa mi è piaciuto proprio tanto? D'altronde non potevo aspettarmi altro da chi mi ha regalato il mitico The Anchorman!
La grande scommessa (2015)
Del regista Adam McKay ho già parlato QUI. Ryan Gosling (Jared Vennett), Christian Bale (Michael Burry), Steve Carell (Mark Baum), Marisa Tomei (Cynthia Baum), Rafe Spall (Danny Moses), Jeremy Strong (Vinnie Daniel), Brad Pitt (Ben Rickert), Melissa Leo (Georgia Hale), Karen Gillan (Evie) e Margot Robbie (se stessa) li trovate invece ai rispettivi link.
John Magaro interpreta Charlie Geller. Americano, ha partecipato a film come My Soul to Take - Il cacciatore di anime e Carol. Ha 33 anni e due film in uscita.
La grande scommessa (2015)
Finn Wittrock interpreta Jamie Shipley. Americano, lo ricordo soprattutto per le partecipazioni alla serie American Horror Story, inoltre ha recitato in film come Noah e altre serie come E.R. Medici in prima linea, CSI: Miami e Criminal Minds. Anche sceneggiatore, ha 32 anni e due film in uscita.
La grande scommessa (2015)
Nel film, oltre a Margot Robbie, compaiono altre due celebrità a spiegare i difficili concetti finanziari espressi nel film, ovvero lo chef Anthony Bourdain e Selena Gomez; in realtà, nello script al posto della Robbie avrebbe dovuto esserci Scarlett Johansson e al posto della Gomez l'accoppiata Beyonce/Jay Z. Se La grande scommessa vi fosse piaciuto recuperate The Wolf of Wall Street! ENJOY!

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