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“La grande Tribù”: l’eredità di Pasolini, quarant’anni dopo

Da Uiallalla

una foto di scenaNel quarantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il 17 e 18 ottobre nelle stanze della Galleria d’arte Laboratorio Uno ritorna “La grande tribù”, long form del format “Do not disturb - il teatro si fa in albergo”, ideato da Mario Gelardi e scritto da Claudio Finelli.

Il pubblico sarà lo spettatore privilegiato dell’incontro tra un intellettuale quarantenne ed un marchettaro napoletano. Quello che sembra un rapido incontro di sesso, diventa un inaspettato appuntamento tra due mondi, tra due culture, tra due spiriti. L’incontro andrà in modo totalmente diverso da come tutti si aspettano e sarà foriero di un cambiamento necessario.

Una riflessione sull’eredità politica di Pasolini attraverso i suoi scritti (“Gennareniello” in particolare): le facce e le storie dei protagonisti, infatti, ricordano da lontano facce e storie di un’Italia appena trascorsa.

Lo spettacolo, interpretato da Michele Danubio e Riccardo Ciccarelli [nella foto], rientra nel progetto “Oltre ogni possibile fine: Pasolini a Napoli a 40 anni dalla morte” realizzato nella passata stagione teatrale dal Nuovo Teatro Sanità per celebrare lo scrittore, regista e intellettuale friulano e che terminerà nella notte tra il 1 e il 2 novembre (quando lo scrittore fu ucciso) con una serata commemorativa dedicata al suo lascito culturale.

Orario spettacoli: ore 21.00 (sabato); ore 18.00 e ore 21.00 (domenica)
Il Laboratorio Uno si trova in vico Santa Maria a Lanzati 24 a Napoli
Prenotazione obbligatoria al 339 66 66 426


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