Avere un cervello più grande vuol dire essere più intelligenti di altri? Assolutamente no, le dimensioni, anche in questo caso, non contano. Ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Vienna il cui studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Neuroscience and Behavioural Reviews.
Obiettivo della ricerca era quello di trovare (o meno) una conferma confrontando i risultati ottenuti dai test di intelligenza dei partecipanti al confronto con le immagini del cervello registrate dalla risonanza magnetica. Dai dati ottenuti dall’analisi di più di 8 mila persone coinvolte, è emerso che non esiste alcuna correlazione diretta tra volume cerebrale ed intelligenza del soggetto.
L’intelligenza, non è una semplice questione di misure, ma è condizionata, invece, dall’organizzazione strutturale del cervello ed in particolare dal numero delle connessioni cerebrali presenti tra le diverse aree. La teoria scientifica precedente basata sulle maggiori o minori dimensioni del cervello, quindi, non trova alcuna conferma.
La tesi ricavata dallo studio, secondo i ricercatori, è anche facilmente giustificabile. Ed infatti: «gli uomini hanno costantemente volumi cerebrali superiori rispetto alle donne, ma che non c’è alcuna differenza significativa tra i due sessi quando si tratta di test di intelligenza. Non solo, se fosse vero che l’intelligenza è determinata dal volume del cervello in relazione alla massa corporea il “toporagno” sarebbe l’animale più intelligente del mondo, uomo compreso». E non è quindi un caso che grandi luminari come Albert Einstein abbiano avuto dei cervelli di dimensioni normali, molto simili a quelli di persone comuni, pur dimostrando, in vita, un’intelligenza del tutto fuori dall’ordinario.