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La grave situazione

Creato il 13 dicembre 2011 da Nonzittitelarte

LA GRAVE SITUAZIONELA GRAVE SITUAZIONE DEL TEATRO LIRICO: IL MOMENTO DELLE RESPONSABILITÀ

 La situazione del Teatro Lirico di Cagliari è arrivata ad un punto di tale gravità che lo porta ormai sul crinale difficile che da un lato deve vedere una forte svolta nella gestione e dall’altra presenta il baratro del fallimento.

Il PD a tutti i livelli è fortemente preoccupato della situazione di crisi della principale Fabbrica della Cultura della Sardegna e per il futuro delle sue maestranze.

Preoccupa il debito di circa 25 milioni di Euro, ma fa ancora più paura l’incapacità gestionale di chi ora lo guida.

Crediamo che non sia più il tempo di guardare al passato: le responsabilità sono chiare.

Dobbiamo capire come costruire il futuro del Teatro Lirico con competenza e passione, con amore e cura per questo tesoro della nostra città e dell’intera isola.

Proviamo di seguito a riassumere un possibile percorso di svolta entro che deve vedere la sua realizzazione entro i primissimi mesi del 2012.

In primo luogo va realizzata dal nuovo collegio dei revisori dei conti una due diligence sui bilanci pregressi e sul valore del patrimonio. In particolare sembra che esistono forti discrepanze nei costi del personale, che potrebbero nascondere ulteriori elementi di passivo, nonché incongruenze su alcuni importanti elementi del bilancio. Anche sul valore del patrimonio inteso come produzioni sceniche e costumi non sembra esserci una chiara valorizzazione.

Avere chiarezza su tutti gli elementi di bilancio e patrimonio è il prerequisito per l’azione di risanamento.La gestione dell’attuale Sovraintendente Gennaro di Benedetto è insufficiente e il PD chiede al Sindaco ed all’intero CdA della Fondazione di valutare l’opportunità di una  sua immediata sostituzione.

Già in sede di approvazione del bilancio 2010 il PD ha messo in evidenza la sua inadeguatezza: nella relazione di accompagnamento al bilancio di esercizio Di Bendetto dichiara che “Soltanto una volta posto mano ad un programma di ristrutturazione del debito pregresso, sarà possibile redigere un piano triennale di programmazione ed un piano industriale che consentirà al Teatro Lirico di Cagliari di guardare al futuro con maggiore fiducia”. Questo contro qualsiasi logica che vuole prima la definizione di un piano di risanamento e successivamente la richiesta di interventi di copertura del debito.

Durante quest’anno, inoltre, sembra che si stia andando ad una chiusura di esercizio con una perdita di abbonamenti di circa 700 unità e una significativa riduzione dei ricavi da vendite.

Inoltre la programmazione del 2011 che in termini di qualità e di repliche sembra essere un passo indietro rispetto al 2010 potrebbe mettere a rischio il mantenimento dell’attuale quota del FUS.

 Il piano industriale fatto produrre da una società terza risulta essere totalmente inadeguato. Esiste solo un’analisi dei bilanci passati e niente viene indicato sulle modalità di incremento dei ricavi da vendite, che può essere l’unica voce che può essere efficacemente incrementata per avviare il risanamento del debito.

Anzi, a pagina 12 è indicato: “Si evidenzia che un aumento della produzione delle attività artistiche porterebbe ad un endemico aumento della forbice costi/ricavi a favore della prima.” Questa è una affermazione totalmente sbagliata: solo un incremento delle produzioni e del numero dei concerti e spettacoli  potrà portare ad un aumento dei ricavi, partendo da un costo del personale dipendente che è già iscritto nel bilancio, valutando correttamente le tipologie di produzioni in grado di contenere i costi e di garantire marginalità positive. Il budget degli anni futuri è una mera tabella numerica di obiettivi senza alcuna indicazione quantitativa delle modalità di raggiungimento degli obiettivi e sulle necessità di copertura del debiIl PD chiede con forza al Sindaco ed al CdA di attivare immediatamente un bando internazionale per la ricerca di un nuovo Sovrintendente per il Teatro Lirico, provando ad uscire dal circuito ormai stranoto e stantio dei sovrintendenti che circolano per i teatri italiani.

Un sovrintendete capace di farsi interprete di una nuova strategia che metta il Teatro Lirico di un sistema virtuoso, anche di integrazione con il territorio, valorizzando collaborazioni e produzioni con altre istituzioni sarde e non, prime fra tutte il Conservatorio di Cagliari e l’Ente concerti di Sassari.

Un sovrintendete capace di attivare una forte promozione delle azioni di marketing e di decentramento, moltiplicando gli appuntamenti. L’obiettivo dovrà essere quello di realizzare concerti e spettacoli per almeno 200 giorni all’anno.

Un sovrintendente capace di attivare positive collaborazioni con altri teatri, con l’obiettivo di valorizzare giovani emergenti, facendo del Lirico di Cagliari il Teatro dei nuovi talenti, valorizzando allo stesso tempo le qualità degli artisti sardi, promuovendoli anche verso altri teatri.

Un altro obiettivo strategico dovrà essere quello di potenziare e valorizzare la capacità progettuali degli artisti e dei produttori isolani, rendendo sempre più autonomo e forte il Teatro Lirico nella sua capacità di produzione.

Il Parco della Musica deve inoltre essere un asset strategico per la crescita delle produzioni e delle attività del Lirico: la sala concerti per moltiplicare i concerti e gli spettacoli, i laboratori per avviare una attività di formazione per nuovi artigiani ed artisti per la realizzazione di costumi, scenografie ed allestimenti teatrali e una sorta di incubatore per far crescere nuove microimprese nel settore dello spettacolo.

Un altro segnale concreto che chiediamo al Sindaco ed al CdA è quello di reinternalizzare il servizio di biglietteria, chiudendo il rapporto di collaborazione con la società Box Office che attualmente gestisce questo servizio. Negli anni di questa gestione si è assistito ad un servizio incapace di mantenere gli abbonati e di garantire un servizio ad ampio spettro come in precedenza.

La sostituzione del sovraintendente non è però da sola sufficiente: per salvare il Teatro Lirico serve una forte unità di intenti di tutti gli attori. Il PD propone di realizzare entro gennaio 2012 una assemblea degli “Stati generali del Teatro Lirico”. L’intento dovrà essere quello di mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali e non, Regione, Comune, Provincia, dipendenti, altri soggetti culturali e con l’aiuto anche di esperti di livello nazionale ed internazionale provare a definire insieme un nuovo ruolo ed un nuovo modello gestionale per il Teatro Lirico di Cagliari.

È finito il tempo dell’attesa: bisogna fare bene ed in fretta.

LA GRAVE SITUAZIONE
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