Sesto estratto da I mostri, La guerra dentro è il pezzo che forse meglio rappresenta il senso complessivo del concept album di Chiazzetta uscito nel 2014 e prodotto dall’etichettaLa Grande Onda di Piotta. Distanziandosi nettamente dai toni ironici e irriverenti finora caratteristici dello stile dell’autore pontino, si configura come una intensa ballata rock dal sound minimalista che guarda alla migliore tradizione del cantautorato italiano. Al contempo intima e trascinante, la canzone riflette sui diversi aspetti di quel peculiare conflitto che risiede in tutti noi, contraddistinto da ansie, insicurezze, insoddisfazioni e frustrazioni che spesso tendiamo ad attribuire alla presenza di un “nemico” esterno, una persona che condizionerebbe negativamente la nostra vita. Questo meccanismo di difesa è tanto comune quanto difficile da smascherare e ogni giorno lavora con forza per impedire quel viaggio introspettivo che, invece, potrebbe rilevarci come il problema principale siamo noi stessi.
Se ci si rifiuta di avviare un percorso interiore in parte anche doloroso, infatti, non servirà a nulla cambiare abitudini o frequentazioni. La guerra, inesorabile, rimarrà sempre dentro noi e finirà inevitabilmente per logorarci. Come recitano alcuni versi particolarmente incisivi della canzone di Chiazzetta: Il nemico è morto e non ritornerà e tu/ non hai più nessuno da incolpare non più; Se il male resta dentro te/ e tu diventi ogni tuo sbaglio/ riflesso nello specchio ecco il tuo ultimo bersaglio. Il tema centrale de La guerra dentro è stato rappresentato nel video diretto da Michele Catalano attraverso un interessante espediente narrativo: tutto ruota intorno a un viaggio interiore, svolto in prima persona da Chiazzetta, che si apre con il cantautore che guarda alcuni momenti della propria vita in televisione, vissuti da un confuso e malinconico personaggio femminile che si rivela come una sorta di suo alter ego. Quando i due finalmente si incontreranno sulla riva del mare, il momento potrebbe essere catartico. E, forse, simboleggiare l’emersione di una nuova consapevolezza.
Giocando metaforicamente sui passaggi dall’oscurità alla luce e dal digitale sgranato e pixellato del televisore ad uno più pulito, oltre che su una messa a fuoco spesso mutevole (la fotografia è dello stesso Catalano e dell’operatore Pierluca Zanda), il video musicale sul piano visivo rende efficacemente omaggio alle diverse sfumature e alle varie possibili interpretazioni della canzone. Girato in pochi giorni a budget zero grazie alla passione di un giovane gruppo di amici – composto anche da Serena Melis e Luca Mattei (interpreti), Giulia Signorotto (produzione ed edizione) e Raffaele Caterino (luci) – che si è messo in gioco per donare a La guerra dentro un accompagnamento visivo, il lavoro è ora visibile gratuitamente sul canale Youtube ufficiale del cantautore. Lo potete guardare anche qui sotto: