La guerra è dichiarata: conferma di una personalità straordinaria
Creato il 19 maggio 2012 da Persogiadisuo
LA GUERRA É' DICHIARATA
(LA
GUERRE EST DECLARÉE)
Francia, 2011
di
Valérie Donzelli
con Valérie Donzelli e Jérémie
Elkhaïm
USCITA ITALIANA: 1 GIUGNO
Se ti piace guarda anche: La reine des pommes, Piccole bugie fra amici, Polisse
TRAMA
Romeo e Juliette sono due sposi
felici, la cui vita viene scossa dalla nascita di loro figlio: notti insonni e
tanti sacrifici mal si adattano alla loro vita fatta di serate fuori e
divertimenti.
Ma col tempo imparano ad
apprezzare questa nuova gioia, finché non scoprono che il loro piccolo ha una
grave forma di cancro al cervello.
Per loro è l’inizio di una nuova
sfida, la più grande.
RECENSIONE
Tratto, purtroppo e per fortuna,
dalla vera storia dei due protagonisti-sceneggiatori: gli inseparabili, dalla
bellezza di oltre quattordici anni, Valérie Donzelli, anche regista, e Jérémie
Elkhaïm. Nel film raccontano la battaglia contro la malattia del loro
primo figlio, vinta qualche anno fa. Ancora un film fatto in famiglia dunque
per la sorprendente Valérie Donzelli che ci aveva deliziati e stupiti con
l’irresistibile La reine des pommes, del quale ritorna anche Béatrice De Staël.
Alla sua seconda prova da
regista, la giovane Donzelli si confronta con il dramma, dimostrando di sapere
gestire con mano sicura anche questo registro ma soprattutto di sapere scavare
nel suo profondo per condividerlo con il mondo. Una scelta personalissima,
difficile, rischiosa, ambigua e controversa, che però l’autrice, affiancata dal
compagno attore-sceneggiatore Elkhaïm (visto anche in Polisse) ha vinto
portando un messaggio di speranza e forza a tutte le famiglie che vivono una
situazione simile. Non è infatti facile andare al cinema per vedere la storia
di un neonato malato di cancro, ma il film tratta la materia con tatto e con un
ritmo da film d’azione. La Francia ha risposto con più di 800.000 spettatori,
rappresentando così per la coppia di autori una seconda sfida.E all’insperato successo di
pubblico si è aggiunto quella della critica, visto che il film, dopo aver
ricevuto svariati premi e nomination in Francia, è stato scelto per
rappresentare l’esagono agli Oscar (visto che The Artist era entrato
prepotentemente nelle categorie principali), senza arrivare, purtroppo, nella
cinquina finale.Girato con una Canon Eos 5D con
lo stesso spirito low budget e underground del primo, anche se i maggior
finanziamenti si vedono e si sentono nella colonna sonora (Morricone, Vivaldi).In ogni caso ancora applausi a
questa straordinaria autrice e donna dalla vitalità contagiosa e dalle molteplici
abilità.
P.s. il suo prossimo film sarà un musical sperimentale.
VOTO: 7,5
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