Merito principale della pellicola è quello di aver raccontato di un tumore al cervello ad un neonato senza cadere sul dramma familiare e senza usare la malattia per scatenare emozioni, adoperando invece lo spunto per mostrare la lotta e la vera e propria guerra che questi giovani genitori devono affrontare.
Questa inedita visione sull'affrontare la malattia è certamente spiazzante e la Donzelli non adotta neanche la tecnica dell'attesa (cioè quella del "ce la farà il nostro eroe?"), difatti sappiamo dalla prima scena che il piccolo Adam si salverà annullando quindi ogni forma di tensione sulla malattia. Come a voler dire, la guerra è stata già vinta, vi mostriamo solo come l'abbiamo combattuta. Interessante anche la messa in scena, a tratti assolutamente fuori dal contesto "cancer movie".
Film molto bello, commuovente e decisamente umano. Da vedere.
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