Seconda edizione della Guida Esenziale ai Vini d’Italia 2016 cura di Daniele Cernilli – DoctorWine (critico enologico di fama internazionale, tra l’altro è stato anche fondatore del Gambero Rosso, dove ha curato per ventiquattro anni la Guida dei vini del Gambero Rosso – Slow Food), presentata a Milano presso l’Hotel Principe di Savoia.
La nuova guida edita da Mondatori si è arricchita di altre voci significative: 876 il numero delle cantine presenti in guida e a 2.168 le etichette valutate. In media tre per ogni azienda, le due più prestigiose e quella che presenta il migliore rapporto qualità/prezzo, in modo da fornire utili informazioni anche a chi volesse bere buone bottiglie a prezzi decisamente contenuti.
Alcune considerazioni come l’assegnazione delle stelle: vanno da zero a tre, ed è una valutazione globale dell’azienda, ma legata direttamente ai vini presentati e valutati nell’edizione corrente della guida, una connessa ad altri parametri. Sono complessivamente 86 i produttori che hanno ottenuto il punteggio massimo delle tre stelline, 13 in più rispetto all’anno precedente.
Per quanto concerne i premi, in totale undici di cui sei assegnati a vini e cinque dedicate a persone o aziende. Il premio al miglior vino rosso dell’anno è andato al Brunello di Montalcino 2010 di Cerbaiona, prodotto da Diego e Nora Molinari, che tra l’altro è anche l’unico vino che ha preso addirittura 99/100, raggiungendo quasi la perfezione.
Invece, tra i bianchi il migliore, è stato il Greco di Tufo Greco G 2010 di Pietracupa, prodotto da Sabino Loffredo, minuscolo viticultore di Montefredane, in Irpinia. Il premio per le bollicine, attribuito a Trentodoc prodotto da uno dei grandi maestri della vitienologie di quella regione, Nello Letrari, ed è il Trentodoc 976 Riserva del Fondatore Brut 2005, mentre il vino dolce dell’anno arriva da una cantina cooperativa, la marchigiana Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto, ed è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito, il Tordiruta 2008.
Il vino col miglior rapporto qualità/prezzo viene dall’Abruzzo: ed è il Montepulciano d’Abruzzo Ilico 2013 di Dino Illuminati. Per quanto riguarda l’azienda dell’anno questa volta è toccata alla Sardegna. Altri riconoscimenti come qualità diffusa a Tignanello Antinori Toscana; Premio produttore emergente Cascina Amalia, Piemonte; Premio Cooperazione a Domizio Pigna, La Guardiense, Campania; Premio enologo dell’anno a I Kellermeister dell’Alto Adige; infine Premio vitienologia compatibile: Vincenzo Tassinari, Wine Research Team.
Per concludere, tutto il vino che vale la pena bere sta nelle pagine di questa guida.
Giuseppe Lippoli