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La horde

Creato il 16 agosto 2010 da Mcnab75
La horde

La horde

Regia di Yannick Dahan e Benjamin Rocher

Francia 2009

 

Un gruppo di poliziotti trasgredisce a ogni regola deontologica e cerca vendetta come nel Far West. Giusto il tempo di penetrare nel palazzone di periferia dove vive la gang di nigeriani colpevole della morte di un loro collega, e il mondo esterno esplode. Non si sa bene perché ma i morti decidono di tornare dall'oltretomba, affamati e inferociti come bestie idrofobe. Mentre i ritornanti mettono a ferro e fuoco l'intera città, ai poliziotti non resta che stringere una momentanea e dubbia alleanza coi criminali nigeriani per tentare di portare a casa la pelle.

 

Commento

 

La horde è il tipico film che non persegue nessun altro obiettivo se non il divertimento puro e semplice. Non ci sono messaggi subliminali, non c'è un aspetto filosofico, né tantomeno si tratta di cinema di denuncia. È un film horror che appartiene al contempo a due epoche: quella degli anni '80 (nel suo desiderio di intrattenere con un misto di iperviolenza e humor nero) e quella moderna, con gli zombie velocipedi di 28 giorni dopo e i posseduti di REC.

I due registi miscelano il tutto aggiungendo una robusta dose di action, diversi ammiccamenti ai polizieschi violenti e più di un richiamo a ben noti videogiochi survival horror. Il risultato è un film fracassone, esagerato, estremo in più di un passaggio, poco realistico per quel che concerne certe scene, ma divertentissimo.

Innanzitutto abbiamo un buon gruppo di protagonisti, con la singolare caratteristica di essere più o meno tutti antipatici. Si fa fatica a parteggiare per l'uno o per l'altro, eccezion fatta per il folle reduce dall'Indocina (interpretato da un ottimo Yves Pignot). Costui è un anziano e paranoico inquilino del palazzo in cui si svolge quasi tutto il film, un fissato con la guerra che confonde gli zombie coi “musi gialli” che a suo tempo combatté in Asia. Facile immaginare che sarà proprio lui a regalare le chicche più riuscite e divertenti di tutto il film.

Buoni anche i due nemici costretti a collaborare: il poliziotto bianco e il nigeriano leader della gang di spacciatori. Quest'ultimo in particolare, interpretato da Eriq Ebouaney, sforna delle espressioni memorabili, dando prova di una mimica facciale di tutto rispetto.

 

Come già accennato buona parte del film si svolge nel palazzone di periferia in cui poliziotti e nigeriani si trovano intrappolati loro malgrado. La fotografia scura e cupa mette in risalto gli agguati degli zombie e le scene di sangue. Ottimi gli scorci estemporanei sull'esterno, dove s'intravede la città che brucia, assediata da una schiera di mostri famelici di cui non viene data alcuna spiegazione fino alla fine del film.

Le scene di combattimento sono esaltanti, spassose, fracassone e iperviolente. Molte di esse peccano di scarso realismo, ma si tratta di una scelta voluta, atta a confezionare un film che vuole divertire e pompare adrenalica. In questo senso il duo Dahan & Rocher centra sicuramente il bersaglio.

 

Zombie new millenium

 

Il mostro più sfigato della storia del cinema perde del tutto ogni connotazione sociale, psicologica e di denuncia. Laddove Romero aveva trasformato gli zombie in pura poetica horror (parlo della prima trilogia, a cavallo tra il 1968 il 1985), i film dell'ultimo decennio hanno definitivamente trasformato i ritornanti in pupazzi a molla, da abbattere o da cui farsi abbattere.

L'abbiamo visto in 28 giorni dopo (pur non trattandosi tecnicamente di morti viventi), quindi in REC, nelle versioni pulitine e noiose dei vari Resident evil, e in altre numerose pellicole. Questo La horde enfatizza ancor di più il ruolo di pupazzi di carne interpretato dagli zombie. A voler ben guardare essi potrebbero essere sostituiti da bestie idrofobe, ratti mutanti di matteiana memoria o da motociclisti dediti al voodoo come in Assault on Precint 13. Cambierebbe poco o niente. Privati di ogni valore intrinseco, gli zombie sono solo oggetti animati da un basilare scopo distruttivo, né più né meno.

In La horde la cosa funziona, ma a lungo andare senz'altro stancherà. Certo, se l'alternativa è un filmetto ridicolo come Survival of the dead, qualunque cosa non può essere che migliore...


La horde

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