Ilva Taranto
I recenti fatti di cronaca relativi alla Ilva di Taranto [vedi Ilva: sigilli e 8 arresti, è sciopero a oltranza] al sequestro dell'azienda, all'arresto dei dirigenti e alla manifestazione dei 15.000 lavoratori mi fanno venire in mente qualcosa. I lavoratori, giustamente, non rinunciano al lavoro, anche se porta morte, perchè non lavorare ti porta ugualmente a morire e allora meglio farlo a pancia piena. Poi magari tra qualche anno un solerte reporter preparerà un servizio sulla fabbrica della morte, e si domanderà perchè è rimasta aperta nonostante i casi di cancro.Ovviamente la soluzione c'è, e non è nè chiudere l'azienda nè permetterle di continuare ad operare come ha fatto fino ad ora. La soluzione è: possibile che non si può mettere in sicurezza un'azienda, per quanto grande, dal punto di vista delle emissioni nocive e dell'inquinamento ambientale? Possibile che per lavorare bisogna morire? Non ci credo. Il vero problema è invece: chi paga?Questi fatti di cronaca, come dicevo, mi fanno venire in mente qualcosa: cercare una sorta di mappa dell'inquinamento italiano e mondiale. Su Focus di qualche anno fa trovo questo Mostri permanenti: 10 tra i luoghi più contaminati d'Italia, in cui c'è anche l'Ilva. Ecco l'indice
Poi ho voluto allargare lo sguardo sul mondo e su Daily infographic ho trovato questa interessante infografica, basata sui dati di Worst polluted, che pubblica questo report 2011 sull'inquinamento in giro per il mondo: The World’s Worst Toxic Pollution Problems.
- Mostri permanenti: 10 tra i luoghi più contaminati d'Italia
- Porto Marghera (Venezia, Veneto)
- Gela (Caltanissetta, Sicilia)
- Priolo (Siracusa, Sicilia)
- Taranto (Puglia)
- Pieve Vergonte (Verbano, Piemonte)
- Casale Monferrato (Alessandria, Piemonte)
- Laghi di Mantova (Lombardia)
- Brescia (Lombardia)
- Manfredonia (Foggia, Puglia)
- Pianura, Contrada Pisani (Napoli, Campania)
clicca per ingrandire
imagecredit
ilgiornaledellaprotezionecivile.it
dailyinfographic.com