Ogni anno, a settembre, la sagra della M adonna del Rimedio richiama nella chiesetta della Gallura una gran folla da tutto il circondario. Nel sagrato e ai margini del bosco, tra i capanni dove si vendono torrone, dolciumi e merci di ogni tipo, la festa campestre si accende di canti, danze, gare di poesia e destrezza. È l'occasione da tutti attesa per incontrarsi e contrattare bestiame, terreni e matrimoni.
Sta per finire la funzione religiosa del mattino, o Missa Manna. Dall'interno del tempio si sentono le ultime note della tàsgia, il coro tradizionale gallurese.
Anghilesa Furitta, che fa da madre ad Anna, avverte la giovane che il suo innamorato, il poeta-cantore Cicciottu Jacòni, vuole vederla. Il sentimento che lega i giovani è segreto perché il padre di Anna, Gjompaulu Filianu, ha destinato la ragazza al ricco pastore Battista Burédda, da tutti considerato il fidanzato 'ufficiale' della fanciulla.
Il dialogo sommesso tra le due donne è origliato da Pasca, che considera Anna d'ostacolo alle nozze riparatrici con Burédda, suo amante.
Il luogo prescelto per l'appuntamento è dietro i macigni delle Conche, dove Anna andrà accompagnata dalla sorella adottiva Matalena che a sua volta, in silenzio e con pena, ama Burédda.
QUADRO SECONDO - Le ConchePasca raggiunge le Conche, gli enormi massi di granito fra sugheri e lecci. Convinta che Anna incontri Burédda, piena di gelosia aspetta di sorprendere la coppia per provocare uno scandalo. All'appuntamento arriva invece Jacòni, che esorta la sua amata a ribellarsi allo squallido matrimonio di convenienza impostole dal padre. Improvvisamente Filianu, eludendo la vigilanza di Matalena, compare di fronte ai due innamorati. Jacòni non si lascia sopraffare dall'ira del vecchio: chiede la mano di Anna, proclamandosi uomo risoluto e di parola. Per Filianu è l'occasione di dar sfogo al rancore che lo rode da tempo: darà in sposa la figlia al poeta, a patto che lui uccida il suo acerrimo nemico Peppe Medonna.
Jacòni interpreta la tremenda proposta che lo trasformerà in assassino come volontà del destino. Pretende però 'la jura', il giuramento ordalico tradizionale che impone la morte di chi tradisce la promessa. Filianu posa a terra lo scapolare con le immagini sacre, si inginocchia e giura solennemente. Jacòni, cupo, si scopre il capo; poi stravolto bacia Anna, afferra il fucile e sparisce nel bosco.... Continua
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