Dati, dati, dati così diceva Sherlock Holmes quando doveva risolvere un intricato caso criminale e lo stesso metodo scientifico vorrei applicare per dare un giudizio sulla vicenda.
La Juventus del post calciopoli si è affacciata alla serie A nella stagione 2007/2008. Nessun piazzamento di rilievo tranne il secondo posto nel 2008/2009. Tutto ciò fino all'avvento di Conte che ha portato i bianconeri a vincere gli ultimi tre titoli.
Favoritismi?
Direi di no? Anzi, paradossalmente nei primi anni di risalita dalla B, qualche arbitro aveva timore a fischiare a favore della Juve per non essere accusato di favoritismi.
La Juve di Conte ha avuto arbitraggi nella norma, con qualche episodio a favore ( vedi Catania e Verona lo scorso campionato) e qualcuno contro, ma senza che facesse notizia visto lo strapotere tecnico.
Totti contro la Juve
L'unico episodio "strano" è stato quello relativo alla Supercoppa di Pechino, dove oggettivamente il Napoli fu penalizzato, ma l'impressione fu che si trattasse della completa incapacità di Mazzoleni a fare l'arbitro che una decisione a tavolino pro Juve.
Questa l'analisi dei dati, quindi perché si parla di Juve favorita dal potere?
La partita con la Roma ha sì favorito la Juve, ma solo perché di fronte a episodi di difficile valutazione Rocchi ha deciso pro bianconeri. Anche in questo caso non c'è stato l'arbitraggio di parte, quello che riconosci più dall'andamento generale che dai particolari.
Ora e dico ora la Juve è sicuramente rispettata dagli arbitri, ma non favorita.
Un altro dei cavalli di battaglia dei detrattori juventini è quello per cui alle vittorie in Italia non hanno fatto riscontro affermazioni all'estero così come è avvenuto per Inter e Milan.
Sempre rifacendomi al post calciopoli diciamo che la Juve è stata competitiva negli ultimi tre anni, periodo in cui nessun altra squadra italiana ha vinto qualcosa in Europa, periodo forse più basso del livello del calcio di casa nostra.
In più c'è da dire che le vittorie della Juve di Conte in campionato sono stato il frutto di un'eccezionale regolarità della squadra che ha affrontato con spirito battagliero anche le compagini minori, mentre in Europa, in gare secche prevale la forza dei singoli. Malgrado ciò la Juve ha raggiunto un quarto di finale di Champions e una semifinale di Europa League, forse il massimo possibile.