Foto tratta dal sito comune.barolo.cn.it
Andar per Langa significa camminare sui crinali. Percorrere quella miriade di strade di campagna e sentieri che accompagnano le dolci colline di questa terra seguendone i movimenti, il passare del tempo, il volgere delle stagioni. La Langa è una terra magica, non tanto per la presenza leggendaria delle Masche, quanto per gli infiniti silenzi e gli immensi panorami che sa regalare a coloro che abbiano voglia di ascoltare e di vedere attraverso la propria anima.
La Langa è così: un paesaggio di linee sinuose e lontani orizzonti, esteso nelle province di Asti e di Cuneo, dove i filari delle viti disegnano perfette armonie sui pendii migliori, quelli più esposti al sole, che regalano grandi vini. Giochi di colore dipingono con ciclicità frammenti di vita trascorsa tra i campi, mentre castelli, campanili, cascine, borghi e cantine testimoniano come la staticità di un luogo possa raccontare una storia. Paesaggi immortalati nella pagine di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio rivivono negli occhi di chi intraprende un giro in Langa alla scoperta di una terra densa di vita e di cultura dove oltre ai filari geometrici, che ne caratterizzano il cuore e la tradizione, si scoprono corsi d’acqua, boschi, noccioleti. In un continuo percorso di salite, discese, curve e rettilinei si custodiscono i vini più preziosi del Piemonte, grandi formaggi, pregiati tuberi, rinomate nocciole, ma anche carni dai sapori antichi, piatti del passato, riti e usanze di un popolo che cambia, pur rimanendo fedele a se stesso.
Ma per guardare la Langa da un’angolazione che non sia quella delle sue colline bisogna vivere l’emozione di salire in alto, molto in alto, su una Mongolfiera. Questo è, senza dubbio, il modo più originale per approcciare e osservare un luogo mitico già di suo, in grado di stupire però, ancora una volta, con estrema facilità. Non si sarà mai sazi di osservare questa terra e le sue mille sfaccettature nemmeno dal cielo, quando lo sguardo sarà catturato anche dalla maestosità delle Alpi che la circondano. Borghi antichi, colline e filari sembreranno diversi nella loro incredibile autenticità e sarà solo merito del fascino del volo che da secoli ammalia gli esseri umani. Le ore migliori per sorvolare le colline sono quelle del primo mattino quando l’aria è più fresca ed il cielo più terso. Salire sopra un grande e colorato pallone aerostatico sarà quindi una forte emozione, non maggiore però di quella provata nell’osservare gli spazi sconfinati che si apriranno a perdita d’occhio sotto i vostri piedi. Con voi ci sarà solo il sibilo del vento a regalarvi nuove sensazioni accompagnandovi in un viaggio che non è mai uguale all’altro perché è lui a decidere, ogni giorno, quale direzione prendere. E per ricordarvi che da lassù sembrerebbe tutto più bello, se solo fosse possibile, ci sarà qualcuno che vi consegnerà un certificato per testimoniare il vostro primo e indimenticabile battesimo dell’aria sulle Langhe.