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La lavatrice della mente

Da Rafahell
L'attesa.L'attesa di qualcosa di importante.L'attesa di un momento che potrebbe portare qualcosa di positivo, così come qualcosa di negativo.L'attesa.Sentirsi eccitati (se deve arrivare qualcosa di bello), sentirsi spaventati (se deve arrivare qualcosa di brutto).Ma se non sappiamo cosa ci aspetta? Cosa proviamo durante questo lungo periodo di attesa?Sappiamo di un incontro, di un appuntamento, di una data precisa...ma non abbiamo la più pallida idea di cosa potrà accadere. Capita no?Personalmente posso raccontare cosa provo in questi giorni...giorni d'attesa, ovvio.Mani fredde, congelate...e i piedi pure. Testa completamente in confusione. Sembra che io non riesca a mettere a fuoco un pensiero, nemmeno uno; tutti un caos, tutti i pensieri messi insieme nella scatola cranica e li vedo girare girare girare...sembra un cestello della lavatrice...IN PIENA CENTRIFUGA!!! Vago per l'ufficio, vago per le strade, vago per casa (monolocale, quindi non è che chissà quanto io possa vagare!!!).E la centrifuga continua a girare, mille giri al minuto...duemila....tremila....cinquemila!!! E' record!!!!Vabbè, scherzi a parte. Questo è più o meno lo stato di attesa che mi pervade.Cos'altro?Ah, beh...si accende il pericolosissimo interruttore della fantasia. Avete presente? Quel bottone rosso alla base della nuca, dove c'è scritto "Warning! Don't push it!!!". In teoria basta non toccarlo ma non tutti sanno che quell'acceleratore di particelle, che attiva l'immaginazione, ha un un sistema di AUTORUN. In pratica, si accende a proprio piacimento se la centrifuga del cervello raggiunge velocità troppo elevate. Ma non è un sistema di sicurezza, anzi!!! Serve proprio a mettere altro materiale in lavatrice. Qual'è l'utilità? Dunque, scientificamente la centrifuga continua a mescolare tutti i pensieri che abbiamo (lavoro, famiglia, amici, amore, etc...), lasciando sempre quel senso di confusione sullo sfondo. In primo piano, invece, iniziano a prendere forma immagini sempre più nitide ma totalmente prive di fondamento. Immagini di quel che ci aspetterà al termine dell'attesa. Dolore, gioia, sorrisi, pianti.....di tutto un po'. Siamo lì fermi e osserviamo questo spettacolo...fotogrammi su fotogrammi, una pellicola proiettata in esclusiva per noi...lo sfondo in confusione, l'immaginazione nitida alla perfezione.Ad un certo punto non sappiamo più distinguere la realtà dalla fantasia...e cominciamo a pensare che le cose andranno esattamente come le stiamo vedendo nella nostra mente. 
A) Questa reazione può creare troppe aspettative....e si rischia di rimanere delusi.B) Questa reazione può anticipare una sofferenza.....e si rischia di rimanere sotto a un treno.C) Questa reazione può creare facili entusiasmi....che verranno poi effettivamente soddisfatti.
Sappiamo tutti che l'ipotesi C non si verifica quasi mai e la sua percentuale media di realizzazione è pari allo 0.23% dei casi registrati dal mio personalissimo Centro Studi RH.Allora accade che i giorni non passano mai e il tempo prefissato sembra lunghissimo, infinito. Un giorno dura un mese, una settimana.....UFFF!!! non sto nemmeno qui a pensarci...potrebbe avere gli effetti devastanti di un anno di attese!!!Ci sono giorni in cui abbiamo l'impressione che le ore non bastino, che 24 siano addirittura poche. Altri, come questi, in cui osservi il sole...e sembra non tramontare mai. "Ma quando cali???" "Forza un po'...scendi!!! Fammi venire sonno!!!". Oh my God!!! Ho appena citato una parola fondamentale per questo argomento: il sonno.Anche in questo caso, il mio Centro Studi RH ha realizzato un sondaggio che ha dato risultati spaventosi in merito alla riduzione del sonno nei periodi di attesa.A) Il 92% delle persone perde quasi completamente il sonnoB) Il 6% delle persone riesce a riposare ma solo qualche ora a notte, e non sempreC) Il 2% delle persone dorme beatamente
Io non faccio parte della percentuale C...e solo a volte faccio parte della seconda opzione.Voi?Comunque, il risultato finale è che le attese uccidono. In qualche modo logorano e creano danni seri all'anima. L'attesa. Una parola così corta per periodi così lunghi.L'attesa. I risultati della mia attesa li avrete venerdì. La mia centrifuga ormai ha raggiunto i seimila giri e il pulsante dell'immaginazione si è già attivato da tempo. Non voglio però anticipare nulla. Per non rovinare la sorpresa.Vedremo che accadrà....Intanto....attendo.
"...io vivo disperso nei sotterranei di questi tuoi giorni, non resta piu' niente dei tuoi rimpianti, solo il ricordo di alcuni istanti, stretti a dovere intorno alla pancia come una cinghia...per non dimenticare..." (G.Sangiorgi / Negramaro)

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