La lega degli straordinari gentlemen: Black Dossier

Creato il 20 gennaio 2014 da Alessandrodiele

 

Alan Moore è uno di quegli autori di fumetti di cui si può dire, a ragion veduta, che non ha mai sbagliato un colpo. Tutta la sua produzione si colloca in una gamma qualitativa che va dalla storia ottimamente scritta al capolavoro assoluto, passando per il divertissement artistico/letterario.

Dopo aver letto i primi due volumi de La lega degli straordinari Gentleman, splendidamente illustrati da Kevin O’Neill, l’impressione era per l’appunto di avere a che fare con un esempio da manuale di quest’ultima categoria. Come altro definire, altrimenti, una storia che ha per protagonisti i personaggi dei più importanti romanzi vittoriani (Mina Murray, Allan Quatermain, il Capitano Nemo, Dr.Jekyll e Mr.Hide, l’Uomo Invisibile) riuniti in una sorta di super-gruppo al soldo del Governo Britannico?

Eppure, già in quei primi due volumi c’era qualcosa di più di un semplice gioco meta-letterario; ma per cogliere appieno le dinamiche che già si muovevano sullo sfondo abbiamo dovuto aspettare di poterci godere anche in Italia il terzo volume ambientato in quell’universo narrativo, il tanto atteso Black Dossier, pubblicato negli Stati Uniti nel lontano 2007 ma giunto da noi solo ora grazie al provvidenziale intervento di Bao Publishing.

L’anno è il 1958. La Gran Bretagna non si è ancora del tutto ripresa dall’estenuante guerra mondiale contro la Germania di Adenoid Hinkel e dalla successiva dittatura del Grande Fratello. Mina Murray e Allan Quatermain però sono ancora vivi e, dopo aver rotto i ponti con il Governo Britannico e aver fatto perdere le loro tracce, riescono a recuperare il Black Dossier, un documento top secret che raccoglie informazioni sulle varie incarnazioni della squadra di superuomini di cui anche loro avevano fatto parte. Ma il Dossier è un documento prezioso e l’MI6 non può permettere che sia trafugato tanto facilmente. Così, Mina e Allan si ritrovano braccati dai servizi segreti britannici e sono costretti a scappare fino ai confini del mondo.

Come si può intuire anche solo dal breve riassunto, è in questo volume che inizia il processo di integrazione totale del mondo letterario che raggiungerà il suo apice nel successivo La lega degli straordinari Gentlemen – Century: Moore prende il concept de La lega e lo porta alle sue estreme conseguenze, creando un universo in cui tutti i grandi classici della letteratura e della cultura pop occidentale coesistono e si mescolano tra loro.

Ci troviamo dunque immersi in una realtà in cui ai romanzi vittoriani inglesi si affiancano Il grande dittatore di Chaplin e 1984 di Orwell, il ciclo Arturiano e l’Orlando di Virginia Woolf e i nostri eroi sono inseguiti nientemeno che da James Bond ed Emma Peel (sebbene per motivi di copyright i loro nomi non vengano mai indicati per intero).

E di fronte alla varietà dei contenuti a disposizione, anche le forme narrative variano altrettanto in fretta: con la scusa di mostrare le pagine originali del Black Dossier anche a noi lettori, Moore affianca infatti la commedia in stile shakespeariano alla prosa giocosa ed epistolare dei romanzetti erotici d’appendice, le pagine introduttive in neolingua al reportage di taglio autobiografico e, per non farsi mancare nulla, inserisce anche una lunga sequenza finale interamente in 3D (da leggersi con gli occhialini allegati!).

Il risultato è un fumetto dalla trama portante esile e a tratti un po’ pesante a leggersi, ma tutto orientato alla definizione di un universo testuale espanso coerente e strutturato: una introduzione perfetta al già succitato Century, in cui tutto ciò che è stato seminato in questo Black Dossier sarà infine raccolto e darà i suoi splendidi frutti.

(Recensione originariamente pubblicata su FlashFumetto.)


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