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La Legge

Creato il 08 gennaio 2013 da Ilcanechesimordelacoda
La LeggeAllora un avvocato chiese: Cosa ne pensi delle nostre Leggi, Maestro?
Ed egli rispose:
Voi vi dilettate a formulare le leggi,
Ma vi dilettate ancora di più a violarle,
Come bambini in riva all'oceano e che con costanza costruiscono torri di sabbia per poi distruggerle ridendo;
Ma mentre voi costruite queste torri il mare porta altra sabbia sulla spiaggia,
e quando la distruggete, il mare ride con voi.
Il mare in verità ride sempre con l'innocente.
Ma che dire di quelli per i quali le leggi fatte dall'uomo non sono torri di sabbia, e per i quali la vita non è un oceano, ma una roccia,
E la legge è uno scalpello con il quale la vorrebbero scolpire a propria somiglianza?
Che ne pensate dello storpio che odia i danzatori?
E del bue che ama il suo giogo e crede che l'alce e il cervo della foresta siano creature vagabonde e randagie?
E del vecchio serpente che, non potendo più mutare la pelle, chiama tutti gli altri nudi e spudorati?
E di chi viene di buon'ora al banchetto nuziale e, quando satollo e stanco, se ne dicendo che ogni banchetto è un disturbo e una violazione e che tutti gli invitati sono dei profanatori di leggi?
Cosa dirò di queste persone se non ch'esse pure stanno al sole, ma che gli volgono la schiena?
Vedono solo le loro ombre, e le loro ombre sono le leggi.
Che cos'è il sole per loro se non un proiettore d'ombre?
E che cosa significa riconoscere le leggi se non piegarsi e tracciare le proprie ombre sulla terra?
Ma voi che camminate di fronte al sole, quali immagini disegnate sulla terra vi potranno trattenere?
E voi che viaggiate nel vento, quale banderuola dirigerà il vostro corso?
Quale legge fatta dall'uomo vi legherà se spezzerete il vostro giogo e non vi sarà nessuna porta di prigione umana?
Quali leggi temerete se ballerete senza imbattervi in nessuna catena di ferro?
E chi vi porterà a giudizio se strapperete la vostra veste senza lasciarla su nessun sentiero d'uomo?
Gente di orphalese, voi potrete soffocare il rullo del tamburo e allentare le corde della lira, ma chi potrà comdare all'allodola di non cantare?
Tratto dal libro di Kahlil Gibran "Il Profeta"

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