La Legge 194 funziona: diminuiscono gli aborti in Italia!

Creato il 12 ottobre 2012 da Freeskipper
Dai dati forniti dal ministro della Salute Renato Balduzzi si apprezza una notevole diminuzione degli aborti volontari. Nel 2011 (ma i dati non sono definitivi) le interruzioni volontarie di gravidanza hanno segnato un -5,6% rispetto all'anno precedente. Rispetto al 1982, l'anno in cui si è registrato il più alto ricorso con circa 234.801 casi, gli aborti sono dimezzati. A testimonianza del fatto che la legge 194 funziona! Solo 7,8 donne su 1000, tra i 15 e i 49 anni, ha deciso di porre fine alla gravidanza nel 2011. Sono soprattutto le giovani donne italiane a ricorrere meno all'aborto rispetto alle coetanee degli altri Paesi occidentali. Per quanto riguarda le minorenni, il tasso di abortività nel 2010 è risultato pari a 4,5 per 1.000 (4,4 Per 1.000 Nel 2009), con valori più elevati nell'Italia settentrionale e centrale. Gli ottimi risultati registrati sono legati, secondo il dicastero, anche alla promozione di un maggior ricorso a metodi di procreazione consapevole. Intanto il numero di ginecologi obiettori aumenta. Sono oltre otto su dieci i medici specialisti in alcune regioni del sud che dicono no alla pratica dell'interruzione di gravidanza. Secondo il ministero nel 2010 si riscontra "una stabilizzazione generale" dell'obiezione di coscienza tra i ginecologi e gli anestesisti, "dopo un notevole aumento negli ultimi anni". Per il personale non medico si è osservato invece un ulteriore incremento, con valori che sono passati dal 38,6% nel 2005 al 44,7% nel 2010. Anche l'uso della pillola Ru486 risulta in crescita. In Italia a ricorrere alla pillola sono per lo più le donne meno giovani, più istruite, in maggior proporzione di cittadinanza italiana e nubili. Il farmaco è stato usato nel 2010 in 3.836 casi - il 3,3% degli aborti- e in 3.404 casi nel primo semestre del 2011. Per quanto riguarda le complicazioni legate all'aborto, si è quasi raggiunta l'assenza di problematiche. Nel 96,1% non c'è stata nessuna complicazione immediata - e la necessità di ricorrere per terminare l'intervento all'isterosuzione o alla revisione della cavità uterina nelle donne che avevano avviato la procedura dell'Ivg farmacologica - si è presentata nel 5,9% dei casi. Anche al controllo post dimissione nel 92% dei casi non è stato riscontrato nessun problema.

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