Come una specie di lenta quaresima passa anche la cosiddetta Legge Bavaglio, mentre su Repubblica infuria il giochino di società coi post-it e i giornalisti scioperano doverosamente. Questo governo fa quello che vuole, soprattutto lo fa senza troppo preoccuparsi di mediare o di pensare al dopo. In parte perché il parlamento è formato da servi deficienti, in parte perché gli altri del dopo non si preoccupano mai. Al posto del bavaglio mi viene solo uno sbadiglio. Intendiamoci, la legge è un’ennesima porcata semi-autoritaria, ma il problema resta politico. Non c’è un’opposizione convincente a questo governo che resta a galla sul vuoto pneumatico di idee che è nazionale. In una condizione come questa le libertà democratiche non possono che svuotarsi fino alla loro veste più formale. Posso ancora scrivere su questo blog che il De’Nanis fa vomitare, ma non posso scrivere una decente proposta politica (del PD o di altri) che faccia ben sperare in una fisiologica uscita da qui. Il regime sono loro, ma siamo anche noi che non sappiamo mai che pesci prendere. Fino a quel momento tutte le proteste e i post-it sono giochetti per tranquillizzarsi la coscienza. Fare la fronda può persino essere di moda, ci sono tanti dandy che hanno cominciato così. Io mi sa che resto fuori moda e le donne mi ricambieranno con l’eterno disprezzo che si riserva a chi non si aggiorna. Me ne farò una ragione, ma non vi annoiate mai a vedere l’Italia ridotta così?