A Massaciuccoli c’è chi sostiene che nelle profondità del Lago di Massaciuccoli abiti il fantasma di Nerin Nerone e che il suo spettro fuoriesca durante la notte per spaventare e capovolgere le barche dei pescatori...
Una notte il pescatore Michele uscì di casa con la sua barca e remò attraverso la liscia superficie del lago. Intorno a lui tutto era silenzioso e Michele si mise a pescare. Dopo un paio d’ore cominciò a sentire il brontolio di un temporale che si avvicinava, così pensò di fare ritorno a casa. All’improvviso sentì un forte colpo allo scafo della barca, come se qualcuno stesse cercando di sollevarla dalla superficie dell’acqua. Poi un più violento scossone rovesciò l’imbarcazione. Michele incominciò a nuotare verso la più vicina sponda e si nascose fra l’alto falasco. Allora sulla superficie dell’acqua vide emergere il gigantesco corpo di Nerin Nerone con la sua figura imponente e minacciosa. Lo spettro vagava sulla superficie dell’ acqua, ma dopo un paio di minuti scomparve sotto la superficie, dando origine ad un enorme vortice d’acqua. Michele tornò a casa senza pesce e con un grosso spavento: ecco perché ancora oggi i pescatori evitano di attraversare la superficie del lago nelle ore notturne.
“NAZIONE”:
Nel nostro territorio ci sono molte simpatiche leggende; eccone due. Si racconta che, una sera, alcuni ragazzi, passarono vicino alla Villa di Massaciuccoli e videro alcune fanciulle ballare. Incuriositi si avvicinarono e iniziarono a ballare con loro; un giovane domandò ad una delle fanciulle come si chiamasse, ma lei non rispose. I giovani se ne andarono, ma la sera dopo tornarono e videro di nuovo le ragazze ballare. Uno dei giovani volle stringere a sé una della ragazza e scoprì che le sue braccia non riuscivano ad afferrarla: lei e le sue compagne erano degli spiriti. Ancora oggi in quel punto del giardino non cresce mai l’erba.
Un'altra leggenda narra che l’imperatore romano Nerone si trovi sul fondo del lago di Massaciuccoli. Il suo spettro vaga nelle acque coperto di alghe e nelle notti senza luna emerge dalle acque. Una volta, i pescatori impauriti in quelle notti non uscivano, perché avevano paura che il fantasma li trascinasse sul fondo melmoso.