E quando sua madre sembra impazzire e comincia a tagliarsi le dita la raggiunge per accudirla, nei luoghi della sua infanzia, iniziando un periodo di riflessione. Vecchi luoghi, vecchio gruppo di amiche e l’incontro con un frate di cui si innamorerà e che poi abbandonerà il monastero. Infine il ritorno a casa per “ricominciare” e/o continuare la vita con il marito e la figlia: “Sono state le sirene a portarmi a casa e io so che è la verità!”
Basato sul romanzo omonimo della scrittrice Sue Monk Kidd questo film per la Tv è una bella favola onirica, di quelle che basta lasciar parlare gli occhi per comunicare con l’interiorità delle persone, le anime si parlano anche a distanza, anche senza parole, sussurri e grida che diverranno carezze e amore che spezza la solitudine e ti fa sentire più forte, amata e compresa.
Il messaggio filmico sul quale riflettere è che nel profondo di te, nel tuo dentro incontaminato, nuotano i tuoi desideri, i sogni e la tua essenza.
“Mio padre raccontava che le sirene vivono intorno all’isola per salvare le persone, è vero, alla fine le sirene sono venute da me e mi hanno salvata, la donna che voleva essere libera, sta tornando a casa…una casa/museo degli anni 50/60, dopo la morte di mio padre tutto si è ferm
Vietato uccidere i sogni, anche se della durata di un film…
Diretto da Steven Schatchter, con Kim Basinger, Alex Carter, Bruce Greenwood, Roberta Maxwell e Debra Mooney.