La leggenda di Baggar Vance

Creato il 26 ottobre 2012 da Greg Petrelli
Titolo: La leggenda di Baggar Vance
Anno: 2000
Regia: Robert Redfor
Soggetto: Steven Pressfield
Con:
Will Smith: Bagger Vance
Matt Damon: Rannulph Junuh
Charlize Theron: Adele Invergordon
Bruce McGill:Walter Hagen
Joel Gretsch:Bobby Jones
J. Michael Moncrief: Hardy Greaves
Lane Smith: Grantland Rice
Jack Lemmon: Voce narrante / Hardy da anziano
Michael O'Neill: O.B. Keeler
Da giovane di belle speranze, campione di golf e benestante a ombra umana segnata dalla guerra e dalle atrocità della sopravvivenza e ritorno. Junuh (si pronuncia Giuna) è il ragazzo esuberante e muscoloso che non stonerebbe a fianco a barbie in un quadro tipo "sogno da americano medio" e ha vita facile nella sua Savannah (Georgia) :una cittadina provinciale del sud dalla condizione modesta ma con grandi ambizioni. Poi viene la guerra, l'arruolamento e la voglia di essere l'eroe, il buono, il "Capitan America" che ogni zio Sam vorrebbe in tutti i suoi nipoti; ben presto però i sogni di gloria diventeranno le ombre di un passato difficili da dimenticare. Dopo dieci anni di esilio spontaneo, lontano da Savannah, lontano dalle illusioni e dai sogni della propria giovinezza, lontano dall'amata Adele, ritorna nella città natale. La crisi, la grande crisi del '29, attanaglia il mondo mentre una crisi ben più profonda devasta la mente del Capitano Junuh; la condizione della città e del protagonista miglioreranno grazie ad una profonda introspezione e al golf, un gioco che non si può vincere ma a cui si può solo giocare.Tutto questo senza che io abbia ancora citato Baggar Vance, strano e imperscrutabile mentore nonché caddie di Junuh: un uomo dalle infinite risorse, pragmatico ma dalla grazia e la saggezza di un mago.Questa pellicola, dallo scorrimento lento ma mai noioso, mi ricorda molto Invictus, sarà per Matt Damon, sarà per il mentore di colore, sarà perchè paragona il cammino di un atleta al cammino della vita; rispetto alla pellicola di Clint Eastwood l'ho trovato più maturo, con uno sguardo a tratti più disilluso: non è un caso che il golf sia un gioco a cui si può solo giocare e non si vince mai, e non è Jumanji! Il "momento" perfetto per la fotografia di questo film è il crepuscolo: il giorno che incede piano in un buio magniloquente e onirico.Un occhio di riguardo per Matt Damon e Will Smith, magistrali.

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