LIRICO. Nuove polemiche
I lavoratori del Teatro lirico sono di nuovo sul piede di guerra. Nel
mirino – denuncia un comunicato delle Rsu – una raccomandata consegnata
ai dipendenti nella quale la Fondazione comunica che, in attuazione
della delibera votata dal proprio Consiglio d’amministrazione il 21
gennaio 2013, «si riserva di rivalersi sulle somme dovute da ogni
singolo dipendente, così come verranno definite sulla base di un
conteggio analitico del credito».
Il riferimento – spiegano i sindacati – è ad un vecchio accordo
economico stipulato tra le parti nel 2008 sulle «anticipazioni su futuri
miglioramenti».
«Appare alquanto stonato – attaccano dunque le Rsu – il fatto che il
Cda, ivi compresa l’attuale Sovrintendente, abbia ritenuto di
prioritaria importanza riunirsi nella summenzionata data per discutere
di un credito della Fondazione nei confronti dei dipendenti (già vessati
da pesanti tagli agli stipendi) mentre per approntare il piano di
risanamento economico, richiesto dalla Regione Sardegna fin dal luglio
2012 per l’erogazione del finanziamento ordinario e l’attivazione del
prestito straordinario, non sia stato altrettanto celere e premuroso».
La Rsu ricorda anche di avere in questi mesi cercato il dialogo per
sbloccare la vertenza. E che vengono negate alle organizzazioni
sindacali documenti fondamentali quali il piano di risanamento, il
bilancio consultivo 2012, l’assestamento di bilancio 2013, i costi
analitici preventivi e consuntivi delle produzioni dell’anno in corso e
tante semplici risposte sui problemi quotidiani dei lavoratori.
I sindacati sono pronti a una nuova battaglia e a portare avanti «tutte
le azioni necessarie per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori,
del loro posto di lavoro e della loro retribuzione». Insomma, la
situazione del Teatro Lirico appare tutt’altro che risolta e regalerà
sicuramente nuovi colpi di scena.