
Quando mi chiedo perché amo la letteratura, mi viene spontaneo rispondere: perché mi aiuta a vivere. Non le chiedo più, come negli anni dell'adolescenza, di risparmiarmi le ferite che potevo subire durante gli incontri con persone reali; piuttosto che rimuovere le esperienze vissute, mi fa scoprire mondi che si pongono in continuità con esse e mi permette di comprenderle meglio.
L'utilità dei libri noi sappiamo comprenderla nel viverli. Non abbiamo dubbi in merito alla loro importanza. Diventa molto più difficile parlarne in modo concreto e tangibile. Questo saggio individua i motivi storici e filosofici dell'allontanamento delle scuole dall'amore per la lettura a favore di una didattica sterile, e ha il coraggio di criticarli. I suoi riferimenti sono alla scuola francese, ma vi si ritrova l'identica situazione che viviamo in Italia.
Seppure alcune parti possano risultare di non di immediata comprensione, nel complesso è un saggio che può affrontare ogni lettore medio.
Consigliato a chi vuole approfondire in modo specialistico, ma non noioso, il tema della lettura.