La lettrice bugiarda
di Brunonia Barry
Titolo: La lettrice bugiarda
Autore: Brunonia Barry
Edito da: Garzanti
Prezzo: 18,60€
Genere: Thriller
Pagine: 377
Trama: E’ estate e l’oceano ruggisce al largo della città di Salem. Towner Whitney è tornata dove tutto è cominciato. La grande casa segnata dalla salsedine è avvolta dal silenzio. Eppure a Towner sembra ancora di vedere la sua gemella Lindley mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un’antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia Whitney. Towner era fuggita da tutto ciò, prigioniera del senso di colpa e della follia. Perché l’ultima volta che aveva previsto il futuro, Lindley era morta. Quindici anni dopo, la scomparsa dell’amata zia Eva la costringe a fare ritorno. Per ritrovarla, Towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a Lindley. Un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel clan Whitney e nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Dalla madre di Towner, May, una donna dura e solitaria, che vive su un’isola sperduta, alla fragile Emma, marchiata da una ferita indelebile, fino a Cal, un ambiguo predicatore. Quando il corpo di Eva viene restituito dalle onde e un’altra ragazza scompare, Towner capisce di essere precipitata di nuovo nell’incubo di quella calda estate di quindici anni prima. Circondata dalle chiacchiere e dai sospetti, non può fare affidamento che su sé stessa. E questa l’eredità che Eva le ha lasciato: scrutare il futuro e distinguere vero e falso, odio e amore, realtà e sogno. Solo allora il velo che offusca il suo destino si solleverà.
di AuriCrem
Libro interessante, non c’è che dire! E’ difficile capirlo, capire dove volesse andare a parare l’autrice con questo libro, con questa trama complessa e articolata. Non è un libro leggero da leggere sotto l’ombrellone e questo è certo. Online si trovano recensioni fortemente discordanti, e sono perciò giunta alla conclusione che i lettori di questo libro si dividono in due gruppi ben distinti: quelli che l’hanno amato e quelli che l’hanno odiato. Io sono in un limbo di mezzo, posso certamente dire di non averlo assolutamente odiato, ma non l’ho nemmeno amato. E’ difficile spiegare il rapporto che si è venuto a creare fra me e questo libro, è stata una lettura lenta, faticosa, sudata, a volte odiata… Ma andiamo con ordine.
Il libro è scritto tipicamente nella scrittura della Barry: prolisso, cacofonico, dissonante, confonde il lettore fin da subito. E’ una scrittura che può piacere o non piacere, io generalmente l’apprezzo, soprattutto se (come in questo caso) mi vengono chiariti almeno in parte i numerosi dubbi. Io amo la fantasia di quest’autrice nell’inventare nomi che danno un’ulteriore idea di magico.
I colpi di scena sono pochi, distribuiti per lo più nella seconda parte del libro, rendendo la prima abbastanza faticosa da mandar giù, però a mio modesto parere vale la pena non capirci una mazza (scusate il francesismo) durante buona parte del libro perché il finale ci lascia a bocca aperta!
Il legame della protagonista con la gemella è quasi più frutto della sua immaginazione che effettivo amore fraterno, la condizione in cui crescono le due ragazze è a dir poco particolare ma non voglio spoilerarvi troppo, visto che già ci sono pochi colpi di scena. Towner idealizza come dovrebbe essere avere una gemella e inconsciamente quasi si costringe a sentirsi così, per la tanta voglia di non sentirsi sola e questo è un cardine del libro ai fini della comprensione del finale.
Il mio nome è Towner Whitney. No, non è esatto. Il mio vero nome di battesimo è Sophya. Non dovete credermi. Mento continuamente. Sono pazza… e questo è vero.
Questa prima frase sarà un altro punto focale che assumerà un reale significato solo alla fine del libro, non dimenticatevela in caso voleste leggere il romanzo!
Il libro è ricco di riferimenti alle tradizioni e alle sette religiose, su una carreggiata parallela alla trama principale si può dire che viaggi un argomento molto scottante ai nostri tempi: la corruzione a ogni livello immaginabile della religione come gerarchia di uomini in terra, un tema trattato con violenza e irriverenza, per aprire gli occhi ai tanti ancora ciechi.
C’è da dire che per così pochi momenti topici uno potrebbe anche voler rinunciare, ma io sono dell’idea che è meglio rischiare di leggere un brutto libro che rischiare di non leggerne uno bello e perciò io consiglio comunque la lettura di questo romanzo particolare e originalissimo; proprio qua sta la sua forza, l’originalità, il raccontare una storia del tutto nuova nonostante la pacatezza dei toni che percorre la maggior parte del libro.
E’ un libro difficile da spiegare senza svelarne subito tutti i misteri, è necessario leggerlo per capire e, anche se a volte può sembrare un po’ lento nell’evolversi delle situazioni, il finale è sconvolgente, mostra dei risvolti psicologici del tutto inaspettati e l’intero libro assume una luce completamente nuova.
(Maria Guidi)
Questo commento di Maria Guidi che ho trovato casualmente online su un sito di recensioni di libri esprime appieno ciò che penso di questo libro ma che non trovavo le parole per dire!
Riassumendo, consiglierei questo libro a chi ha uno spiccato interesse verso la psicologia, a chi ha tanto tempo per concentrarsi su un libro così intricato, a chi se ne frega della coerenza e della logica ma cerca solo nuove sensazioni che questo libro è pronto ad offrire a chiunque, a chi è alla disperata ricerca di un libro che non si limita a far passare il tempo ma anche a riflettere sui possibili pensieri, desideri e sentimenti dei più piccoli che se ignorati ingigantiscono fino a diventare vere e proprie patologie… e non vi dirò una sola parola di più!