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La lezione di yoga

Creato il 21 gennaio 2011 da Musicamore @AAtzori

yogiEra da tempo che corteggiavo la palestra di yoga proprio dietro l’angolo, vicina a casa. Quale occasione migliore per riprendere con un po’ di esercizio fisico e mentale. Ho fatto la proposta anche alle mie due figlie . La grande mi è parsa entusiasta , la piccola invece si è rifiutata categoricamente anche solo di assistere. L’ho convinta ad accompagnarmi con la promessa che se si fosse stancata poteva tranquillamente andarsene.
L’ingresso mi ha un po’ impressionata: un piccolissimo atrio con un tavolino e decine di immagini di guru indiani barbuti appesi alle pareti. In sottofondo  una musica soave ,forse del  mitico Ravi Shankar e una saletta con tanti materassini in terra tutti rigorosamente bianchi. Sempre di bianco con turbante in testa era la signora che ci ha accolto con un sorriso invitandoci a lasciare le nostre cose e ad accomodarci per fare la prima lezione di yoga. ravi
Di lì a poco la saletta si è riempita di persone che con la loro pelle d’orso spalmata in terra (ho capito che quella pelle l’avevano coloro che frequentavano da tempo) si apprestavano poi a coprirsi con un piccolo playd in lana .
I primi esercizi sembravano semplici sopratutto per chi ha un fisico un po’ allenato ma non per chi ,come me ,comincia ad avere dolori articolari e qualche crampetto. Il momento più drammatico, se così vogliamo chiamarlo, è stato sicuramente l’inizio del Mandra: un specie di preghiera cantilenata. Temevo questo momento perchè mi aspettavo una reazione di ilarità da parte delle mie figlie, che c’è stata si, ma contenuta. Sarà per il mio sguardo di fuoco che le ha fulminate?!Di sicuro non erano rilassatissime come desiderava la maestra. Ma vi immaginate se in questo ambientino silenzioso e soave fossimo scoppiate a ridere fragorosamente tutte e tre? Pericolo scampato.

Dopo una mezz’ora di esercizi addominali,respiratori, posturali e cantilene varie l’impeto era quello di rimettermi le scarpe e scappare da questa gabbia che profumava d’incenso. Per assurdo, alla fine della lezione (un’ora e mezza), la più entusisasta si è rivelata la mia figlia minore che, diversamente dalle aspettative, ha deciso di proseguire . Chissà!!

La lezione di yoga
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