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La libertà della rete, i diritti costituzionali. La lega dei socialisti contro AGCOM

Creato il 10 luglio 2011 da Apietrarota
La libertà della rete, i diritti costituzionali. La lega dei socialisti contro AGCOMLa libertà, fondamento di ogni democrazia, oggi passa anche per la Rete.
Per questo la Lega dei Socialisti considera la delibera 668 del 2010 di AGcom, lesiva proprio di quella libertà, di esprimersi di comunicare di informare, che la nostra Costituzione difende e proclama.
Per questo la Lega dei Socialisti è solidale con tutti quei movimenti, gruppi e iniziative che si sono mobilitati in questi ultimi giorni.
Un provvedimento di carattere amministrativo, è la nostra prima obiezione, non può e non deve andare a toccare una delle libertà fondamentali e se, in quest'ambito, un'istituzione deve aggiornare la normativa in vigore al progresso tecnologico e alla rivoluzione avvenuta nella comunicazione, questa è solo il Parlamento.
Una seconda obiezione riguarda i contenuti della norma: se salvaguardare i diritti d'autore è sacrosanto non si vede perché, in nome di questo diritto, si debba creare uno strumento censorio nei confronti del quale non sarà possibile difendersi; la norma prevede infatti la cancellazione automatica o l'inibizione di siti, blog, ecc. sulla base del "sospetto" di violazione del copyright: basterà anche postare uno spezzone di filmato, pochi secondi di un brano musicale (modalità di comunicazione, tra l'altro, particolarmente amate dagli utenti dei social network) per incorrere nelle sanzioni previste dalla 668. Si inneggia tanto alle "rivoluzioni dei gelsomini "e alla "primavera araba" e allo stesso tempo si va a colpire proprio quei mezzi che le hanno permesse e aiutate?
La Rete ha rivoluzionato la comunicazione e le modalità di diffusione del sapere e a questa rivoluzione noi rispondiamo con una norma amministrativa che si muove secondo logiche superate e più che vecchie.
Questo episodio mette in risalto quanto sia necessario, per un Paese dove le Tv hanno ancora un ruolo informativo dominante e le nuove tecnologie di comunicazione sono riuscite a diffondersi nonostante tutto, ammodernare la legislazione: non, però, per limitare le libertà della persona, ma per armonizzare con il nuovo che avanza la nostra vetusta legislazione.
Un esempio ci viene dalla Francia, dove una norma analoga che affidava la competenza in questa materia ad autorità amministrative e non ai giudici, è stata giudicata illegittima dal Conseil constitutionnel; e dove il Partito Socialista Francese ha presentato un progetto di legge, il "Programme numérique", che vuol porre fine alla guerra alla condivisione dei contenuti su Internet e propone un modo nuovo di considerare i diritti d'autore, senza per questo sacrificarli.
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