E' ufficiale: il governo Berlusconi-Napolitano è ormai in piena attività, benedetto dalla decisione della BCE di affidare ai capi di governo ( lemma che per noi equivale al presidente della Repubblica) il controllo sul rispetto dei parametri economici appunto decisi dalla banca delle banche.
Con il Trattato di Lisbona si è realizzata la fine della nostra sovranità popolare. La Costituzione nata dalla Resistenza è ormai un testo del tutto superato e sottomesso a tutto ciò che dall'Europa dei potenti viene.
Una unione fondata sul potere amministrativo della Commissione (non eletta da nessuno) e sul potere economico della BCE. Una diade micidiale e potentissima che letteralmente domina la vita di ogni cittadino del Vecchio Continente. Una dittatura, semplicemente.
Se chi comanda non viene eletto dal popolo, come volete chiamare un regime del genere, imposto, esattamente come il Trattato di Lisbona, a tutti gli Italiani senza neanche un referendum consultivo? Un vero e proprio golpe, acclamato da tutti gli europeisti, idioti cronici compresi. Un golpe contro il quale nessuno si ribella e che serve a realizzare il sogno dei dittatori di ogni tempo: dominare senza temere la folla dei forconi. Chi mai riuscirebbe a portare anche solo uno sciopero fino a Bruxelles?
Cosa e quanto contano le azioni rabbiose dei gruppi contro la globalizzazione? Il Potere che schiaccia e domina tutto e tutti li dipinge come terroristi, ribelli, aggressori, esattamente come il piccolo potere locale sta trattando i resistenti della Val di Susa.
I popoli europei hanno una sola scelta, una sola via di fuga: uscire dall'Unione Europea, abolire ogni legame giuridico con il Trattato di Lisbona, riappropriarsi del diritto di battere moneta e soprattutto ristabilire la propria sovranità politica, giuridica e territoriale.
Finché questo non accadrà anche in Italia, noi che confermiamo in pieno, totalmente e incondizionatamente la nostra fedeltà alla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza contro i Nazi-fascisti, non possiamo considerarci uomini liberi e dunque non possiamo neanche continuare ad esprimerci liberamente.
Fino ad allora, questo blog smette di pubblicare, ma non smetterà di pubblicare i vostri commenti.
Speriamo che non sia un addio, così come speriamo che il popolo italiano ritrovi il gusto della dignità e della libertà.