Con quelle parole nell'aria ho baciato Simona per la prima volta. Sembrava Il tempo delle mele e non Fragole e sangue, ma gli anni in cui essere giovani uno non se li sceglie.La trama:
La visuale è quella che si può avere da una torre nel cuore di Sesto San Giovanni: periferie, aree industriali dismesse, costruzioni postmoderne. I personaggi sono il riflesso delle solitudini metropolitane: il cassintegrato Marzio, l’addetta alla ristorazione automatica Giada, la disegnatrice di fumetti erotici Valeria, il neo assunto Mirko. Le azioni incarnano la voglia di riscatto, e sono istintive come piantare una tenda in cima a un tetto, polemiche come organizzare una performance di protesta, fantastiche come inventarsi un personaggio, Rosaria Penc, capace di scompaginare le carte della flessibilità. E il collante è la forza dell’immagine, fotografie accese di call center e tragedie d’attualità, veggenti e sindacalisti, lotte presenti e passate. Istantanee che Ivan Guerrerio prende dall’asfalto, dal grigio delle città e delle nostre vite, o da quell’azzurro del cielo che talvolta sembra rendere tutto possibile.Fino a che L’ultima notte di quiete lascia il passo al mattino. Un’immagine si inserisce nella storia, e ne stravolge il senso. Perché è un’immagine sbagliata, e nessuno potrà più grattarla via, nemmeno il lettore, catturato come tutti dall’obiettivo di questo romanzo viscerale e spurio, che mette il dito nelle piaghe del nostro tempo. Non resta che rimetterla al suo posto, costi quel che costi.
L'autore:
Ivan Guerrerio è nato nel 1963 e vive a Milano. Si è laureato in Giurisprudenza e lavora per il Comune di Milano, occupandosi di appalti. Con il suo primo romanzo, Splendido splendente (Agenzia X, 2009), ha vinto il Premio Calvino 2009.