Arriva nei cinema italiani da venerdì 18 marzo La linea sottile di Nina Mimica e Paola Sangiovanni, documentario che ricerca le origini della violenza accostando le storie di due protagonisti e due conflitti differenti: Michele Patruno, ex militare in missione di pace in Somalia e Bakira Hasečić, donna sopravvissuta alle violenze della guerra in ex – Jugoslavia.
La serata al Cinema Farnese di Roma (18 marzo, ore 20.30), presentata da Boris Sollazzo e alla presenza della regista Paola Sangiovanni e di Riccardo Noury, Portavoce Amnesty International Italia, aprirà il tour del film che nelle settimane successive toccherà le principali città italiane, tra cui Milano, Firenze (Spazio Alfieri in collaborazione con Quelli della Compagnia), Bologna, Torino e Perugia.
Alcune delle proiezioni saranno arricchite da Parole di guerra, brevi brani da Primo Levi, Svetlana Aleksievic, Paolo Rumiz e altri, letti da Sonia Bergamasco, Francesco Montanari e Sandra Toffolatti, ai quali si aggiungeranno altri interpreti strada facendo.
Patrocinato da Amnesty International Italia e nato dall’esigenza tutta femminile di analizzare le atrocità commesse e coglierne i significati profondi e l’umana capacità di generare il male, il film offre un importante spunto di riflessione sulla violenza compiuta e subita, “violenza i cui echi si percepiscono anche nella cultura del paese in pace nel quale viviamo”, sostiene la regista Paola Sangiovanni.
Michele è stato in Somalia tra il 1992 e il 1994 come militare di leva nell’operazione umanitaria dell’ONU in Somalia: ancora oggi le immagini e la memoria delle violenze sui civili somali, delle quali è stato testimone oltre che protagonista nelle dinamiche del gruppo, sono vivide nella sua mente. Nelle sue parole il viaggio personale verso la consapevolezza di quanto compiuto, attraverso il confronto con ex colleghi e le foto realizzate all’epoca.
Bakira è stata vittima di stupri durante gli anni della guerra in Ex Jugoslavia ed è stata tra le prime donne bosniache a denunciare quanto subito. A vent’anni dalla fine del conflitto, il suo impegno, insieme a quello di altre donne, continua a scontrarsi con l’elusione di quanto è accaduto e con la fragilità del diritto di fronte alle violenze subite. Lo spettatore segue Bakira nel suo doppio viaggio: quello in auto verso Visegrad, la città degli orrori e del genocidio taciuto, e quello emotivo interiore, ancora oggi in bilico tra sete di giustizia e vendetta.
I racconti dei due protagonisti sono accompagnati da materiali d’archivio, in alcuni casi inediti, che riportano lo spettatore al clima dei conflitti in Somalia e nella ex Jugoslavia. Tra i materiali sono presenti anche i girati di Miran Hrovatin, cameraman ucciso assieme alla giornalista Ilaria Alpi a Mogadiscio nel 1994.
La linea sottile è stato prodotto da DocLab, Altreforme e Kinematograf con Rai Cinema.